martedì 29 marzo 2011

I sogni son desideri

Dopo π - Il teorema del delirio, ecco la seconda tappa nel trip aronofskyano.

Requiem for a Dream
(USA 2000)
Regia: Darren Aronofsky
Sceneggiatura: Darren Aronofsky
Cast: Jared Leto, Jennifer Connelly, Ellen Burstyn, Marlon Wayans, Christopher McDonald, Keith David, Dylan Baker, Mark Margolis
Genere: tossico
Se ti piace guarda anche: Paradiso + Inferno, Trainspotting, Cristiana F. - Noi i ragazzi dello zoo di Berlino, Storytelling, Sid & Nancy, Mysterious Skin, Bully

Tratto dal racconto omonimo del 1978 di Hubert Selby Jr., Requiem for a Dream è una visione volutamente sgradevole che ci racconta di personaggi annientati a un grado zero di umanità. Uno di quei film insomma che è un tale pugno allo stomaco che non mi stupisce abbia dei detrattori. La cosa che invece mi stupisce è che sia un film anche parecchio amato da un sacco di gente. Io ho un rapporto piuttosto conflittuale con la pellicola; dopo averlo visto la prima volta ed esserne rimasto molto coinvolto/sconvolto, mi ero ripromesso di non vederlo più perché è un film che nella sua devastante forza fisica è in grado di farmi male come pochi altri. E invece ci sono ricascato perché le pillole di Aronofsky sono una droga, un tunnel da cui non puoi uscire e non ci puoi uscire no non ci puoi uscire e no non con le tue gambe almeno. A perfetto simbolo della devastazione qui presente, il personaggio di Jared Leto (finalmente in un ruolo da protagonista) si riduce il braccio in un filamento di carne nera a forza di farsi le pere e così anch’io non ho potuto non cedere a reinfilarmi in vena questo american dream smaciullato.

Il tipo di Scary Movie fa sempre il fattone, un caso?
A livello registico Darren si diletta in una serie di riprese allucinate e stranianti, di split-screen, primissimi piani, grandangoli hip-hop, camere legate ai corpi degli attori, non tanto per fare il figo (forse un pochino anche per quello), ma più che altro per dare la più adatta rappresentazione visiva della vita di un gruppo di tossici di eroina (i tre ragazzi), quanto di televisione e anfetamine (la madre). Con Trainspotting e I ragazzi dello zoo di Berlino questo Requiem è una delle versioni cinematografiche più estreme e calate (letteralmente) nel mondo della droga che quasi quasi mi faccio e poi me lo rivedo un’altra volta. Anche se fa male. Anche se è un pugno allo stomaco di quelli che ti lasciano un livido indelebile ma allo stesso tempo ti fanno crescere, di quelli che non necessariamente ti rendono una persona migliore ma allo stesso tempo di certo ti segnano.
Non solo droga, comunque, visto che quella messa peggio di tutti qui dentro è la madre, quella fissata di apparire sulla cazzo di televisione: un mostro di personaggio che sembra uscito dritto dalla nostra penisola Mediaset. A interpretare questa sciura cresciuta a pasticche e programmi stile Forum c'è un'allucinante spaventosa agghiacciante e agghiacciata Ellen Burstyn, nominata agli Oscar per questa prova ai confini della resistenza fisica. Darren Aronofsky da buon bastardo deve goderci parecchio a spingere i suoi attori così oltre (anche Natalie Portman deve saperne qualcosa...).

La droga fa male, ma la tv anche peggio
Una fotografia perfetta della disperazione umana sventolata in faccia a chi ancora -stolto- crede negli happy ending. Perché qui non c’è, come suggerisce il titolo del motivo ricorrente di Clint Mansell, una “Lux Aetherna” alla fine del tunnel. Non c’è più speranza perché non c’è più nessun (American) dream cui affidarsi. Solo un eterno e buio requiem. E non puoi uscire no non puoi più uscire e non ci puoi riuscire e sì ci puoi solo morire.
(voto 8,5)

Accoglienza: pubblico e critica divisi  e spiazzati all’uscita, ma rapidamente è diventato un piccolo cult sul mondo della droga, e non solo, oltre ad aver fatto conoscere Aronofsky anche all’infuori del circuito dei festival cinematografici. Diversi premi e nomination per la performance di Ellen Burstyn, mentre “Lux Aetherna” di Clint Mansell è entrato di diritto tra i pezzi più epici nella storia delle colonne sonore e non a caso è stato utilizzato in seguito anche per vari altri film e trailer, oltre ad essere stato pure campionato dal rapper Lil Jon nel pezzo “Throw it up”.
Box-Office USA: $ 3,6 milioni

19 commenti:

  1. Mi piacque un fracco. Aronofsky è un mito assoluto. Anche se qui, il pezzo fortissimo del film, è la colonna sonora. Da brividi..

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  2. Per me il miglior film di Aronofsky: veramente devastante!

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  3. il migliore di Aronofsky, a oggi, per me è Black Swan. ma questo è in assoluto il mio preferito: geniale\pazzoide, allucinato, nevrotico: la macchina da presa è corpo e anima.
    forse sarà che sono troppo affezionato al romanzo di Selby, un grandissimo capolavoro...

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  4. la prima volta che l'ho visto mi ha spiazzato e conquistato fino all'ultima immagine. Per non parlare della colonna sonora...ADORO REQUIEM FOR A DREAM

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  5. Devo vederlo perché ho adorato Cigno nero!

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  6. Brutto, si salva giusto la colonna sonora del sempre ottimo Mansell.

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  7. per me il migliore....

    nel sogno finale c'è solo il vuoto il nulla e, non per niente...

    estate, autunno, inverno e.... niente primavera....

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  8. Un film devastante. Ho fatto il tuo stesso ragionamento: lo vedi una volta, non lo vedi più ,pur apprezzandone la bellezza,o comunque,l'audacia. Ogni tanto mi rivedo qualche spezzone perchè certe trovate sono davvero geniali...già solo il rito per prendere la droga...Aronofsky mi ha deluso solo in un caso..cioè con the fountain...attendo pazientemente!!

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  9. Cannibale, qui non bottiglio più di tanto, dato che Requiem era la cosa migliore prima del risveglio di Aronofsky.
    Ma sto meditando di fare anche io una piccola retrospettiva del buon Darren per pareggiare i conti con la tua! ;)

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  10. Requiem for a dream mi fa subito pensare a quel favoloso pezzo di Clint Mansell. Appena l'ho sentito la prima volta, me ne innamorai come credo è successo più o meno a tutti quanti. Quindi mi aspetto grandi cose dal film e da come l'hai recensito, lo voglio assolutamente vedere!!!

    P.S.: A proposito di Natalie Portman ne Black Swan, è saltata fuori che lei nel film balla il 5% delle coreografie e si parla di Oscar immeritato. Vabbé che forse l'avevano montata troppo questa faccenda però anche sapendola, non lo trovo affatto immeritato l'Oscar perché comunque è stata superba nell'interpretare quel personaggio.

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  11. Uno dei film più duri che abbia mai visto.

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  12. Un film che all'epoca mi colpì enormemente. Tecnicamente è da capogiro. E la colonna sonora nn ti esce più dalla testa. Attori portati all'estremo delle loro forze per un film per niente facile. Bello. ciao, c

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  13. Vidi Requiem al Torino Film Festival l'anno che uscì. Ricordo che a fine proiezione rimasi dieci minuti piantato sulla poltrona in attesa di riuscire a riprendermi... cosa che non mi era mai successa prima e non mi è più successa dopo...

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  14. Secondo me questo è un film sopravvalutato.
    Intendiamoci, la prima mezz'ora è dimostrazione evidente di un talento registico pazzesco e tutto il film mantiene un livello elevato, ma è lo stesso talento a rovinare questa pellicola, che aveva invece grandi potenzialità. Gli stessi mezzi tecnici (il montaggio schizofrenico, lo split screen etc...)che usa in modo grandioso in alcune scene, vengono ripetuti abusandone, infilati inutilmente in ogni modo anche in scene che non li necessitano, rendendo il complesso ampolloso, forzato e persino banale, nel tentativo di stordire per forza lo spettatore. Seppure può sembrare strano, il film poteva avere una sua naturalezza, persino una sorta di realismo nell'orginalità della sua regia. Invece ha strafatto, non ha avuto misura, ha condito tutto troppo e ha reso un potenziale grande film qualcosa di molto meno efficace. La colonna sonora aiuta a fargli riprendere qualche punto, ma resta per me un film non riuscito che supera di poco il 6 politico. Ha fatto meglio in seguito.

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  15. *einzige
    il romanzo mi manca, ma se è un'esperienza pesante quanto il film non so se faccio bene a recuperarmelo o meno :)

    *eva
    però prima o poi ci ricascherai pure tu e lo rivedrai tutto ;)

    *mr. ford
    aspetto il tuo degno omaggio a una delle menti più illuminate dei nostri tempi! :D

    *alma
    sì, la controfigura ha detto che i numeri di danza li ha fatti soprattutto lei, però non ha comunque messo in discussione l'oscar a natalie.
    la versione di aronofsky, di mila kunis e del tipo della portman è però diversa, quindi la verità non si saprà forse mai. una storia comunque molto in linea con il film, con la competizione danzereccia tra natalie e il suo "doppio"

    *simone
    sei per caso stato pagato da mr. ford per dire queste cose? :D

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  16. LA prima volta che l'ho visto, sul finale ero in ginocchio su una sedia a 2 cm dalla tv.

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  17. No, ma nel caso accetto volentieri...
    Mando l'iban?

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  18. Più che la Tv fa ancora peggio la solitudine.

    P.S. Ottimo Black Swan!!

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