giovedì 26 gennaio 2012

Vive la fig… pardon, Vive la France

Questa settimana sto guardando solo film francesi. Pourquoi? Per due ragioni.
1) Perché cosa fa più radical-chic del vedere film francesi?
Dite “vedere film russi”? No, quello fa solo radicalmente-noiosi, non radical-chic.
2) Attualmente è in corso il My French Film Festival, come già prontamente segnalato dall’ottimo blog Perso nel mondo del cinema.
Dove? A Cannes?
Ma no, come siete all’antica, ancora con questi luoghi fisici! Il My French Film Festival si tiene online e per andarci basta cliccare su My French Film Festival.
Un click e… magia. Eccovi dentro un film festival.

Non bastasse The Artist per accorgersi di come il cinema francese goda di splendida salute, il suddetto festival presenta una rassegna di interessanti pellicole uscite al di là delle Alpi nel corso del 2010. Film mai arrivati dalle nostre parti che sono visibili con sottotitoli in italiano (o anche in polacco o giapponese, se proprio preferite) e che potete anche votare, contribuendo quindi all’assegnazione dei premi, come una vera giuria cinematografica. Come se foste il nuovo presidente della giuria di Cannes. Come se foste Nanni Moretti, o quasi.
Il tutto è gratis, per iscriversi basta inserire la propria mail, i film sono visibili in streaming, con uno streaming tra l’altro che fila che è un piacere, i sottotitoli sono ben fatti e non alla cazzo di cane, e le pellicole visionabili sono variegate e ce n’è un po’ per tutti i gusti, con 10 lungometraggi (Belle épine, Case départ, D'amour et d'eau fraîche, Entre nos mains, Huit fois debout, J'aime regarder les filles, La reine des pommes, Memory Lane, Pauline et Francois, Un poison violent), 10 corti (tra cui Petit Tailleur del “dreamer” Louis Garrel) e 3 eventi speciali.
Il tutto gustabile liberamente fino all’1 febbraio, quindi muovetevi!
Ecco a voi intanto la rescensioné del primo film di questo festival che ho avuto modo di vederé…

La Reine des pommes
(Francia 2009)
Regia: Valérie Donzelli
Cast: Valérie Donzelli, Jérémie Elkaïm, Béatrice De Staël
Genere: fai da te
Se ti piace guarda anche: La felicità porta fortuna, Les amours imaginaires, L’arte del sogno, The Future

È ufficiale: ho una nuova idola. Sì, una al livello della Sally Hawkins di La felicità porta fortuna o della Miranda July di Me and You and Everyone We Know e del nuovo consigliatissimo The Future. Una sorta di strampalata anti-Amelie, francese e naturalmente pure radical-chic, ma nemmeno troppo.
Sto parlando di Valérie Donzelli.
Chiiiiiiiiiiiiiiiiiii?
Valérie Donzelli, dovreste cominciare a farvi suonare familiare questo nome, visto che in futuro lo sentirete spesso.
Ok, forse dicendo così le ho portato un pochino, ma giusto un pochino, di sfiga, ma non era mia intenzione. Fatto sta che la Valérie (purtroppo) non nazionale arriverà il 30 aprile anche nelle sale italiane, sebbene probabilmente si tratterà delle solite 2 salette d’essai in croce, con la sua opera seconda Dichiarazione di guerra (La guerre est déclarée), film già parecchio acclamato in patria e che si preannuncia parecchio interessante. Tra l’altro era il candidato francese dell’anno per gli Oscar, ma non ha avuto la stessa fortuna del compatriota The Artist (che in quanto film muto non è considerato in lingua straniera, a meno che non si consideri quella muta una lingua straniera...).
Nell’attesa possiamo intanto gustarci questo suo primo film, godurioso come un croissant appena sfornatò a un matinee, con sullo sfondo la Tour Eiffel e il profumo di baguette che si propaga nell’aria. Scusate gli stereotipi.
La reine des pommes, la regina delle mele. Ma perché i francesi stanno così in fissa con le mele? C’è chi preferisce le pere, i francesi impazziscono per le mele… De gustibus.

Come ogni buona opera prima che si rispetti, questa Reine des pommes è un insieme di idee, di abbozzi di idee, di schizzi di genio alternati a momenti più acerbi. È naturale che sia così. La mela è buona, gustosa e saporita, ma non è ancora del tutto matura. Probabilmente lo sarà con il suo secondo film. In questo, Valérie Donzelli ci mette comunque tutta se stessa, anche fisicamente, non disdegnando di mostrarsi ignuda. Questo film presenta infatti qualche perversione sessuale… ma hey, fermi: non ho ancora detto di cosa parla il film. In effetti parla di sesso e più in generale di relazioni sentimentali.
La protagonista si chiama Adèle, con l’accento onnipresente in ‘sta minchia di lingua francese!, tanto per distinguerla da Adele la Cantante con la C maiuscola, ed è divisa tra 4 uomini 4. O meglio: 4 uomini 1, come capirà chi vedrà il film seguendo il mio consiglio che ho seguito il consiglio di Perso che probabilmente avrà seguito il consiglio di qualcun altro.

4 uomini: il suo ex che l’ha mollata lasciandola nello sconforto sigh sob più totale e sul punto del suicidio, un ragazzo pittore che incontra al parco e che sembra preso bene per lei, un maniaco sessuale incontrato pur’egli al parco e che gli farà compiere le perversioni sessuali di cui parlavamo sopra, e infine un uomo sposato che per lei è pronto a fare di tutto. Davvero di tutto.
Sì, una ragazza e 4 ragazzi, per una commedia sentimentale che è tutto fuorché scontata, ma presenta anzi vari momenti di invenzione narrativa, tra momenti musical e gag che sembrano uscite da Mr. Brown delle Iene, sarà per quell’improbabile impermeabile beige che la protagonista indossa sempre.

In breve
My French Film Festival: iscrivetevi gratuitamente e guardate i film proposti.
Les Reine des pommes: un film d’esordio divertente, leggero, fresco e scoppiettante, pieno di idee e trovate.
Valérie Donzelli: è lei la mia nuova idola.
(voto 7+/10)

16 commenti:

  1. Ho visto al TFF (si, uno di quei vecchi festival dove bisogna proprio sedersi in una sala cinematografica per vedere un film) Dichiarazione di guerra della nostra Valerie e garantisco che è un gioiellino.
    Senza dubbio il miglior film presente al TFF quest'anno. Duro, crudo, ironico, sperimentale... vabbè ti lascio la mia recensione che è meglio
    http://www.soloparolesparse.com/2011/11/la-guerre-est-declaree-bella-scoperta-valerie-donzelli/

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  2. potrei guardare questi film solo per la spinta radical- chic un po' bohemien, un po' scapigliatura che mi darebbero in questa arida giornata...

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  3. interessante..non né sapevo nulla..

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  4. Grazie mille Cannibal! Sono molto contento che hai colto e apprezzato il mio suggerimento!
    Io ho iniziato con La reine des pommes a caso, per il titolo stupido e senza sapere nulla di Valérie Donzelli e solo dopo ho scoperto La guerre est déclarée. Evidentemente il caso mi ha portato fortuna perché credo che si tratti del film migliore della rassegna. Gli altri, per ora, mi sembrano molto più deboli.

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    1. non so perché, ma i tuoi commenti blogger me li mette automaticamente nello spam...
      perché non lo fa con i commenti di ford? ahahahah :D

      io ho visto anche belle epine, ma a parte le tettine di lea seydoux non succede nulla, non lo consiglio

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    2. Mi fa piacere che anche blogger mi è contro....

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  5. Bella l'idea del Festival telematico.
    Certo, solo un radical chic come te poteva avere come idoli Sally Hawkins e Miranda July, due che prenderei a gran bottigliate! ;)

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  6. sembra molto carino questo film e la locandina è uno spettacolo!
    Io ho amato molto sia Happy Go Lucky che Me, and you and everyone we know, ciò fa di me una radical chic???! ;)

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  7. Sei stato nominato caro mio, poi guarda sul mio blog! ;) non potevo risparmiarti, spacchi!

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  8. Ti ho eletto vincitore di un Award!
    Per saperne di più leggi questo post
    http://facciotuttodasola.blogspot.com/2012/01/ho-vinto-un-premio-versatile-blogger.html

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  9. Ehi Kannibal,
    grazie per la segnalazione...mi serve per migliorare il mio francese :D

    Ciao

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  10. Una mela come me non poteva farsi sfuggire "La regina delle mele", ti pare?
    E' un film che m'è piaciuto tantissimo! Ahahaha, e come ho detto già a Perso sui 4 uomini mi ero stupita per l'assoluta somiglianza :P
    E' un film fresco, divertente e originale.
    Ora stavo per vedere "Mi piace guardare le ragazze", spero di trovare il tempo.
    E poi il corto del mio francese preferito (Louis Garrel) non posso proprio perdermelo!

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  11. Che fai, Cannibale? Ormai te la meni e non rispondi a tutti i commenti? ;)

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    1. veramente non ho mai risposto a tutti i commenti, ma solo a quelli per cui ho una risposta abbastanza interessante o abbastanza stupida...
      e comunque sì, me la meno :D

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