martedì 7 ottobre 2014

STALKER, UNA SERIE CHE PARLA DI... STALKER, L'AVRESTE MAI DETTO?





Stalker
(serie tv, episodio pilota)
Rete americana: CBS
Rete italiana: non ancora arrivata
Ideatore: Kevin Williamson
Cast: Maggie Q, Dylan McDermott, Mariana Klaveno, Victor Rasuk, Elisabeth Röhm
Genere: thrilla
Se ti piace guarda anche: The Following, Scream, Pretty Little Liars

Per me Kevin Williamson è quasi come un Dio.
O dovrei dire che è persino meglio di Dio?
Se dovessi fare una classifica delle mie, le posizioni delle persone/entità da venerare seguirebbero quest'ordine:
- David Lynch
- Quentin Tarantino
- Kanye West
- Kevin Williamson
- Dio

Mi spiace Dio, ma non sei in cima alla mia lista. Davanti a te creatore dell'Universo c'è Kevin Williamson, il creatore di Dawson's Creek e Scream.
Negli ultimi tempi la mia Fede in Williamson ha però cominciato a vacillare un pochino. La sua ultima creatura telefilmica è stata The Following, una serie thriller che ben presto più che tensione ha regalato un sacco di risate. Se non altro, resta sempre uno dei miei guilty pleasure preferiti, oltre che una delle sitcom più divertenti in circolazione insieme a Under the Dome, e non vedo l'ora di gustarmi la terza stagione nel 2015.
Nell'attesa, il prolifico Kevin Williamson ha firmato una serie tutta nuova per CBS che segue un po' le orme thrilla di The Following. D'altra parte una serie con un titolo del genere è fatta apposta per essere followata, almeno dal suo stesso autore.
E di cosa parla questo Stalker?
Se non siete proprio lenti di comprendonio, potrete facilmente intuire che parla di...
Stalker!

Nooo, davvero?

"Maggie, quando ti ho chiesto di infilare il guanto,
non era esattamente questo ciò a cui pensavo..."
Proprio così e lo fa a 360°. Al centro di tutto vi è infatti una unità speciale che si occupa di casi di questo tipo. Una task force capitanata da Maggie Q, la bonazza orientaleggiante rimasta disoccupata dopo la fine della serie Nikita, e aiutata dal suo nuovo braccio destro Dylan McDermott, cassintegrato dopo la prematura dipartita della serie Hostages. La cosa figa è che lei, Maggie Q, da buona bonazza che si rispetti, ha un misterioso passato in cui è stata vittima di stalkeraggio selvaggio e pure adesso si è subito conquistata un nuovo maniaco che la perseguita, mentre lui, Dylan McDermott, era, e probabilmente è ancora, uno stalker che non perde di vista l'ex moglie e suo figlio.
In pratica, in questa serie tutti sono stalker o stalkerati, o tutte e due le cose insieme.
Raccontata così, questa novità telefilmica fa la figura di una cacchiata pazzesca e un po' lo è. Allo stesso tempo, si candida pure al ruolo di potenziale nocivo guilty pleasure dei prossimi mesi, un valido surrogato in attesa che riparta l'esilarante The Following.

Oltre che come cacchiata, la serie si presenta anche come un crime classico, giusto con la variante della specializzazione in stalkeraggio, e in più è impreziosita dall'inconfondibile tocco di Kevin Williamson, che fin dall'episodio pilota si nota in alcuni particolari. Innanzitutto i dialoghi ricchi di riferimenti alla pop-culture e soprattutto al cinema. Il suo è un caso di citazionismo estremo che in questa prima puntata non poteva non toccare il sommo esempio cinematografico di stalkeraggio: Attrazione fatale. Inoltre, la gestione della trama thriller e il comportamento degli psicopatici di turno ricorda Scream e The Following. Infine, per quanto questa sia una serie “adulta”, Williamson non ci fa mancare pure qui un minimo del suo tipico tocco teen, con la presenza di una sottotrama ambientata in un college e l'apparizione di due attori di serie adolescenziali come Torrey DeVitto da Pretty Little Liars e One Tree Hill e Daren Kagasoff (sentitevi liberi di prenderlo per il culo per il suo cognome) da La vita segreta di una teenager americana.
Kevin Williamson allora è cresciuto, gioca a fare l'autore di serie per un pubblico di grandi, ma non rinnega le sue origini teen. Per quanto la creatività dei tempi di Scream e Dawson's Creek sia solo un lontano ricordo, l'ex ragazzo ormai adulto sa ancora come scrivere un pilot accattivante e a suo modo riuscito, dando vita a una nuova serie di quelle che uno non si vanta in giro di guardare come Breaking Bad o True Detective. Williamson ha creato una nuova serie di quelle che tutti seguiremo di nascosto, come se fossimo degli stalker.
(voto 6+/10)

"Cannibal Kid ha davvero promosso la nostra serie?
Incredibile, è il primo "critico" al mondo ad averlo fatto!"

6 commenti:

  1. Io no. Non la seguirei nemmeno di nascosto dopo aver visto (ed essermi annoiato a morte) il primo episodio

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  2. Né di nascosto né allo scoperto, di guilty pleasure mi basta The Following! Qui manca un Kevin Bacon a giustificarne la visione, e mi pare sia una di quelle serie crime che poco mi sanno prendere.

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  3. Non me lo perdo! Ho un amore insano e segreto per il trash di Williamson, quindi il pilot è già sulla "pennetta". :-D

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  4. Mi sa che farà la fine di The Following...però la prima puntata la guarderò

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  5. Direi che, se le premesse sono quelle di The following, posso farne a meno.

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  6. Io non so se la faccia inespresiva e le "alte" doti attoriale di David McDermott posso sopportarle ancora una volta... anche se al riferimento su The Following sono stata un po' tentata... come guilty pleasure di meglio non ce n'è!

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