lunedì 13 luglio 2015

Pollice insù per Insurgent





The Divergent Series - Insurgent
(USA 2015)
Titolo originale: Insurgent
Regia: Robert Schwentke
Sceneggiatura: Brian Duffield, Akiva Goldsman, Mark Bomback
Tratto dal romanzo: Insurgent di Veronica Roth
Cast: Shailene Woodley, Theo James, Kate Winslet, Ansel Elgort, Miles Teller, Naomi Watts, Jai Courtney, Mekhi Phifer, Octavia Spencer, Zoe Kravitz, Ashley Judd, Tony Goldwyn, Maggie Q, Jonny Weston, Suki Waterhouse, Daniel Dae Kim, Keiynan Lonsdale
Genere: bimbominkioso ma non troppo
Se ti piace guarda anche: Divergent, Hunger Games

Dunque, allora, dove eravamo rimasti?
Nel primo capitolo della saga di Divergent, c'era Shailene Woodley che mi pare fosse malata di cancro. Alla fine, mi sembra, moriva. O forse era solo il suo fidanzato, pardon trombamico a lasciarci le penne?
Non ricordo bene. L'unica cosa che so per certo è che era tutta colpa delle stelle, ma mi sa che ho sbagliato film.

"Ansel, basta chiedermelo.
Nella saga di Divergent siamo fratelli, non possiamo fare sesso.
Anche perché, soprattutto, mi rifiuto di darla a uno che si chiama Ansel!"

Nel primo episodio della serie di Divergent, Shailene Woodley mostrava le tette. Ed erano proprio delle gran belle tette. O meglio, sono ancora delle belle tette, mica moriva, in quel film. Dopo aver mostrato 'ste tette, come ovvia conseguenza restava incinta e diventava una splendida teen mom...

"Anna Tatangelo alla mia età era già nonna,
quindi non rompetemi le palle!"

Mmm, no. Mi sa che mi sto confondendo di nuovo.
Il primo film Divergent è quello ambientato in un mondo distopico, dove i ragazzi, raggiunta la maggiore età, fanno un test attitudinale che decide quello che sarà il loro mestiere e il loro gruppo sociale per tutto il resto della loro intera patetica già scritta vita. Cioè, aspettate, secoli di evoluzione, per tornare di nuovo indietro in una società divisa in classi rigidamente chiuse come nel Medioevo? E c'è ancora gente che si lamenta per i test INVALSI? Ed è davvero questa la trama di Divergent? E mi era pure piaciuto?

Sì, al precedent Divergent avevo persino dedicato un test e come film l'avevo apprezzato. Non quanto Hunger Games, ma direi che si piazzava al secondo posto tra le mie saghe young adult di nuova generazione preferite. Anche perché se la concorrenza è data da Maze Runner o da Beautiful Creatures o da Shadowhunters (sì, li ho visti tutti, problemi?) non è che ci sia poi 'sta gran competizione.

In questo secondo capitolo Insurgent comunque le cose cambiano e si fanno più serie. Ci stiamo avvicinando a una battaglia in grado di decidere il destino del mondo. Non so perché, ma in tutte queste saghe young adult, e più in generale in tutti i blockbusteroni americani di grosso budget, la posta in gioco non è mai, non so, una sola città o un solo gruppo di persone. C'è sempre in ballo il futuro dell'umanità intera. Ora che ci penso, la tendenza a esagerare è presente ovunque. Al TG ad esempio non si parla di estate calda, bensì di “estate più calda di tutti i tempi”. Non c'è quindi da stupirsi troppo se poi a Hollywood tirano sempre in ballo il mondo intero. Una volta si limitavano solo agli Stati Uniti, adesso a tutta la galassia, distopica o o reale che sia.

E a proposito di disto-fica, Shailene Woodley qui torna più agguerrita che mai e con delle chiappette belle sode. Deve aver fatto un sacco di pilates tra una poppata e l'altra.
Come?
Non è davvero una teen MILF?
Dimenticate in ogni caso la bimbaminkia insicura del primo capitolo. Qui Shailene Woodley spacca davvero i culi.

"Spacco i culi.
E pure i vetri!"

Roba che Terminator se la farebbe sotto, ad incontrarla e - finalmente - forse si deciderebbe ad andarsene in pensione.

"Il mio prossimo obiettivo?
Diventare Governatore della California."

Insurgent sarà anche la versione girl power di una pellicola d'azione, però sa mescolare bene le sue componenti, inserendo al suo interno dialoghi non troppo idioti, qualche combattimento & inseguimento concitato, riuscendo a tenere a freno la componente più romantica, limitata a poche scene, e soprattutto evitando triangoli sentimentali, vampiri, zombie, licantropi, robottoni giganti, dinosauri, supereroi in calzamaglia e qualunque altro stereotipo presente nei filmoni commerciali americani degli ultimi anni. Certo, il discorso politico resta abbozzato in superficie, però se non altro è presente, e certo, si tratta pur sempre di un prodotto derivativo nei confronti di Hunger Games che a sua volta aveva qualche debito di ispirazione nei confronti di Battle Royale e dei survival reality show. Per essere una saga spacciata per bimbominkiosa, questa The Divergent Series non lo è comunque nemmeno troppo. Meno di un film a caso della Marvel, tanto per dire.

"Theo, ti piace il mio nuovo taglio alla maschietta?"
"Penso che dovremmo prenderci una pausa di riflessione fino a che non ti ricrescono i capelli, però non male..."

La regia questa volta è firmata da Robert Schwentke - di cui adorerei sentire il cognome pronunciato da Jovanotti - un uomo già dietro la macchina da presa per Flightplan, Un amore all'improvviso, RED e R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà, un mestierante discreto che qui se la cava abbastanza. Anche se devo ammettere di aver preferito il tocco più fresco e ggiovane di Neil “Limitless” Burger nel precedent Divergent.
Insurgent appare un po' come un capitolo di transizione, in attesa del gran finale Allegiant che, com'è ormai di moda a partire dai maledetti Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, sarà sdoppiato in due per capitalizzare al massimo i guadagni. Allo stesso tempo riesce a funzionare bene, anche per merito di un gran cast che non ha nulla da invidiare a quello di Hunger Games. Saranno pure filmetti adolescenziali commerciali, però sfoggiano dei nomi che persino le più celebrate pellicole d'autore si sognano. In Insurgent sfilano un'ottima glaciale Kate Hudson, una Naomi Watts non fenomenale ma piuttosto in parte, oltre ad alcuni tra i nuovi talenti più promettenti di Hollywood come Miles Teller, Ansel Elgort e Zoe Kravitz.

"Miles, tornatene a suonare la batteria!"
"E tu Shailene tornatene a suonare i pifferi!"

E poi c'è lei: Shailene Woodley. Ammetto che la mia razionalità quando ne parlo va a farsi benedire, però qui tira fuori una performance da action girl veramente notevole. Sul serio. Se in Divergent appariva ancora parecchio impacciata e poco a suo agio con il genere, in linea comunque con il suo personaggio, qui ormai si è tramutata in una macchina da guerra, con tanto di taglio militaresco e di sguardo perennemente imbronciato da gangsta yo. In più, finalmente si è pure lei resa conto di portare una sfiga micidiale: tutti quelli che le stanno vicino presto o tardi muoiono in maniera tragica. È successo in tutti i suoi film precedenti, è capitato in Divergent e si ripeterà ancora nel prossimo doppio capitolo, che a questo punto si preannuncia imperdibile o quasi. In attesa di allearsi con Allegiant, intanto pollice insù per Insurgent.
(voto 6,5/10)

6 commenti:

  1. Mi rompi le palle per Terminator e poi promuovi roba inutile come questa!? ;)
    Da me lo recensirà Julez, considerata la voglia che avevo.

    Detto questo, che è successo!? Film della settimana Jurassic World!?!?!?!

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  2. A me davvero piace poco poco questa saga.
    Potrebbero morire tutti e non me ne fregherebbe nulla. Oltretutto, questo è pure più spento del primo film.
    Ma, d'altronde, ho lo stesso strano rapporto coi libri.

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  3. Già il primo era una pigna nel culo,questo spero proprio di risparmiarmelo.Sempre se il Khal non mi costringe,ovviamente.

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    Risposte
    1. Il Khal mi ha costretto a guardare questa stupidata,irretendomi con un pacchetto di Lays al bacon,e finita la visione,mi fa:"non voglio guardare il terzo capitolo di questa merda per bambini,sappilo!",ed io gli rispondo "fai te,io non volevo guardare neppure il secondo!" Si vede che siamo davvero troppo vecchi/fuori target,per queste saghe teen :/ E lei mi sta sulle balle da morire,col suo carciofo in testa e il carattere rissoso!

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  4. Un po' perché legata a ricordi di una persona che non c'è più, ma questa saga proprio la trovo indifendibile. Ha dei bei concetti ma che vengono sminchiati in una maniera davvero pressapochista...
    Questo, se non altro, è meno peggio del primo.

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  5. Il primo capitolo era caruccio, non mi aspetto un granché!

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