mercoledì 24 gennaio 2018

Donald Tramps





Tramps
Regia: Adam Leon
Cast: Callum Turner, Grace Van Patten


Che cos'è Tramps?
Il biopic non ufficiale sulla famiglia Trump, il cui cognome è stato leggermente modificato per non incappare in denunce, come rischia invece in questi giorni il libro best seller Fire and Fury?



No. Tramps è un film “boy meets girl”. Un boy meets girl piuttosto particolare e sui generis, specifichiamo. Lo spunto iniziale è infatti più da pellicola criminale che romantica. Il boy in questione è un ragazzo di origini polacche che viene incaricato dal fratello maggiore, uno talmente onesto che si trova in prigione, di fare un misterioso scambio di valigette. Perché?
Boh, per fare dei soldi. Di più non si capisce.
Nei panni di questo boy troviamo Callum Turner, attore britannico decisamente lanciato che si è fatto notare nella sottovalutata serie teen Glue, ma anche nel thriller-horror Green Room e nella miniserie storica War & Peace, di recente sdoganato nel cinema “commerciale” da Assassin's Creed e dall'imminente (oddio, neanche tanto imminente visto che esce tra quasi un annetto) Animali fantastici: I crimini di Grindelwald.


La girl in questione invece è... 


Mio Dio, non ce la faccio a parlarne. È troppo figa!
È figa l'attrice, Grace Van Patten, che certo non passa inosservata pure nell'ultimo di Noah Baumbach, The Meyerowitz Stories, e di cui tanto credo sentiremo parlare molto a lungo in futuro. Ed è figa pure la tipa che interpreta. Una ragazza diffidente e (apparentemente) insensibile, che si destreggia tra lavoretti più o meno legali, ma che sotto sotto è alla ricerca di qualcosa di più. Di cosa?
Di un suo posto nel mondo, forse. Oppure fatevene un po' voi un'idea guardando il film.


Com'è il film?
È un boy meets girl strano, ve l'ho detto. Uno di quelli che non si trovano in giro tutti i giorni, e ve lo dice uno che di questo genere di film è parecchio appassionato e ne ha visti parecchi. Talmente tanti che, se dovessi scrivere una tesi di laurea oggi, questo particolare sottogenere cinematografico sarebbe uno degli argomenti in pole position.
Ed è strano anche il finale che adesso mica sto a spoilerarvi, però sembra essere il classico finale che uno si aspetta e invece no, e qualcuno ci potrà rimanere male, ci potrà restare un po' deluso, ma così è, quindi fatevene una ragione.


Pur non rappresentando niente di rivoluzionario o di mai visto prima, diciamo che può essere descritto con rapidità come una specie di versione leggermente criminale di Prima dell'alba (uno dei capostipiti supremi del genere boy meets girl odierno), questa piccola produzione Netflix sa come stupire e spiazzare. E conquistare. Sì, va beh, con a disposizione un'arma nucleare come Grace Van Patten è facile. Non è però solo per lei. Anche la colonna sonora ad esempio è parecchio originale e passa con disinvoltura dal jazz a pezzi latineggianti (ma non reggaeton, tranquilli) e ogni nota suona sempre piazzata al momento giusto.


È un piacere vagare senza meta insieme a questi boy & girl confusi & felici, due anime in pena che rappresentano alla perfezione la generazione di oggi, senza per questo pretendere di essere un ritratto generazionale. Alla fine Tramps con Donald Trump – per fortuna – non c'entra niente, se non per una cosa. Questo film makes boy meets girl movies great again!
(voto 7/10)


12 commenti:

  1. Nonostante ami il genere questo, la scorsa estate, non mi era rimasto impresso.
    E neanche la tua amata Grace...

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  2. E' un genere che solitamente non amo, ma essendo su Netflix perché no, un'occhiata va data. Sempre parlando di Netflix, Cannibal l'hai guardato Pelle (Pieles)? Visto ieri sera e onestamente, nonostante "la morale" alla fine fosse ben chiara", mi ha lasciata con un notevole WTF.

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    1. No, Pelle non l'ho ancora visto.
      Ma quindi merita o no?

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    2. A livello di effetti speciali, della fotografia, dei particolari e di cura dell'immagine sì, è fatto bene. Io però, sarò stronza, nel finale l'ho trovato di una banalità allucinante. Non amo le cose fatte per scioccare solo per il gusto di farlo, a differenza di Mother! che sì, fa restare di merda, ma ha dietro tutta una metafora complessa e interessante da scandagliare (devo ancora capire che cavolo fosse la polverina gialla). Volevo farci una recensione ma temo sarei di una cattiveria allucinante.

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  3. C'hai proprio ragione. La ragazza è pheega per davvero! Il film non so se riuscirò a recuperarlo in tempi brevi, la speranza è che sia pheego anche quello!

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  4. anch'io sono un appassionato del genere, quindi mi segno sia il film che l'idea|figa per la tesi di laurea ahaha magari tra qualche anno, a seconda di dove|se mi iscriverò, mi tornerà utile xD

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  5. me lo segno, magari mi piacerà :)

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  6. Che bellino! *____*
    L'ho visto anch'io un po' di tempo fa: diciamo che non sono proprio una grande fan del genere, ma questo l'ho seguito veramente con piacere....

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  7. Onestamente, mai sentito! Ma se è su Netflix proverò a dargli uno sguardo :)

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  8. Appassionatissima del genere, anche se è più estivo per me che non parte di questo infinito gennaio. Lo ricordo ancora fresco, diverso ma non troppo, quasi jazz nella trama come nella colonna sonora. E se lo ricordo, quindi, significa che il suo segno l'ha lasciato.

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  9. Nonostante mi pare possa essere una cannibalata, potrei anche segnarmelo.
    Giusto per dimenticare con la giovane l'immagine orripilante di Trump. ;)

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