venerdì 21 settembre 2018

Jurassic World - Il film distrutto da Pensieri Cannibali





Jurassic World - Il regno distrutto
Titolo originale: Jurassic World: Fallen Kingdom
Regia: J.A. Bayona
Cast: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Justice Smith, Daniella Pineda, Rafe Spall, James Cromwell, Toby Jones, Geraldine Chaplin, BD Wong, Isabella Sermon, Jeff Goldblum


A sorpresa il precedente Jurassic World mi era piaciuto parecchio, al punto da aver intitolato il mio post “Jurassic Wow”.
Hey, wow! Sul serio ho fatto una cosa del genere? Dovevo essere ubriaco. Quando ho visto il sequel Jurassic World - Il regno distrutto purtroppo invece ero sobrio. Troppo terribilmente sobrio. Il film non sono quindi riuscito a godermelo per niente. Quando succedono cose del genere mi chiedo se il problema sono io, o sono le persone che considerano questo genere di film “cinema d'intrattenimento”. Sul serio considerate un buon intrattenimento due ore e passa di effetti speciali, inseguimenti, urla e ancora altri inseguimenti senza fine e urla?


Jurassic World fondamentalmente rappresentava un revival del primo Jurassic Park del 1993 con personaggi nuovi e funzionava. Sarà perché erano anni che non facevo più un giro in un parco di dinosauri, ma tornarci si era rivelata un'esperienza piuttosto divertente. Sarà anche che io sono uno che si stufa in fretta di tutte le cose, figuriamoci di quelle giurassiche di nome, però un secondo capitolo che rappresenta una copia del precedente, che di suò già era una copia, non sono riuscito a reggerlo.

I primi minuti si sopportano ancora. Fa piacere ritrovare Bryce Dallas Howard e Chris Pratt, personalmente più Bryce Dallas Howard che Chris Pratt, e i loro battibecchi risultano anche questa volta simpatici.


C'è pure spazio per un paio di nuovi personaggi che promettono bene, un nerd fifone interpretato da Justice Smith, quello della serie The Get Down...


e una tipa coraggiosa e strapatita di dinosauri interpretata dalla latina Daniella Pineda, che qualcuno avrà visto nelle serie The Originals e American Odyssey, pure lei con un look molto nerd perché - hey - si è capito che la produzione punta a portare in sala più nerd possibili? (ATTENZIONE SPOILER: Sono personaggi che promettono bene, peccato non vengano assolutamente sviluppati in maniera decente e quindi finiscano per regalare ben poche soddisfazioni #mainagioia FINE SPOILER).


All'inizio c'è inoltre un ritorno clamoroso, quello di Jeff Goldblum nei panni del cervellone “caosologo” Ian Malcolm già vestiti nei primi due Jurassic Park diretti da Spielberg. (ATTENZIONE SPOILER: Un ritorno deludentissimo, visto che appare giusto all'inizio e poi alla fine del film ed è talmente sprecato che era meglio se non lo facevano tornare proprio. Inoltre ormai sembra più vecchio di un dinosauro. FINE SPOILER)


Terminata la parte introduttiva della durata di giusto 20/30 minuti che lascia sperare piuttosto bene, il resto del film lascia spazio a un sacco di azione della peggior specie, con una sfilza infinita di quelle scene in teoria ad alta tensione in perfetto Jurassic style che ormai hanno rotto e in cui i protagonisti rischiano come di consueto la vita poiché inseguiti da qualche pericoloso dinosauro. Io mi chiedo: questi che amano così tanto i dinosauri, non si rendono conto che il loro amore non è in alcun modo corrisposto, visto che i dinosauri cercano sempre di ucciderli?




Per cercare di ravvivare un po' la situazione, ormai cadaverica più che giurassica, gli autori hanno deciso di inserire un nuovo dinosauro ibrido: l'Indoraptor, un mix tra un T-Rex, un Velociraptor e Marilyn Manson. Ce la faranno Chris Pratt alias l'uomo che sussurrava ai dinosauri e compagni a sopravvivere anche a questa bestia di Satana?
E ce la faranno a sconfiggere pure i soliti cattivoni umani stereotipati di turno, i veri villain della situazione molto più dei poveri innocenti dinosauri? Ma soprattutto, ce ne può fregare ancora qualcosa?

In teoria sì, potrebbe fregarcene qualcosa visto che i personaggi non sono malvagi. Il problema è che sa tutto di già visto e stravisto e per gran parte della sua (eccessiva) durata Jurassic World - Il regno distrutto è l'ennesimo survival-horror per famiglie che fallisce nel suo obiettivo principale, quello che invece al precedente episodio riusciva: intrattenere e divertire. Sentire Justice Smith che all'incontro ravvicinato di un dinosauro grida come una femminuccia la prima volta fa sorridere, la seconda comincia a irritare, la terza infastidisce completamente e alla quarta organizzi una petizione affinché gli sceneggiatori restituiscano il loro intero cachet perché, se la loro idea di divertimento è far gridare Justice Smith tutto il tempo, e lo è, non meritano manco un dollaro.


Dopo due ore e passa di quello che gli sceneggiatori del film considerano il massimo del divertimento concepibile, si potrebbe pensare che il finale sia liberatorio, che regali la soddisfazione di essere arrivati a fine visione sani e salvi. E invece no. Il pessimo finale lascia aperto, apertissimo il portone a un terzo Jurassic World, e sarà letteralmente un Jurassic World. Perché dico questo?

Non ve lo dico e non è per gentilezza, per farvi un favore ed evitarvi degli spoiler nocivi. Non ve lo dico perché voglio che pure voi affrontiate un'esperienza survival come questa e lo scopriate da soli. Vi sfido ad arrivare alla fine vivi.
(voto 4,5/10)



3 commenti:

  1. Me lo chiedo in continuazione anch'io come faccia laggente ad essere intrattenuta da infinite scene d'azione, urla e strepiti, personaggi stereotipati... sto diventando una vecchia scorbutica ma appena provo a cimentarmici, mi viene il mal di testa.

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  2. Cito il professor Grant del primo e storico film: Umani e dinosauri, due specie separate da milioni di anni di evoluzione. E aggiungo Il film di Spielberg e questi reboot indecenti: due esempi di cinema separati da milioni di skill in bravura e competenza. Peró sottolineo il coraggio di Marco nel vedere questo secondo osceno capitolo.

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  3. Concordo in pieno: un sequel inutile e bruttino.
    Mi devo preoccupare ad essere così d'accordo con te? ;)

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