venerdì 24 novembre 2023

Bottoms è Fight Club VS American Pie, ma con un colpo di scena





Bottoms

Prima regola del Bottoms Club: non parlate mai del Bottoms Club.
Seconda regola del Bottoms Club: non dovete parlare mai del Bottoms Club.
Anche perché è un nome che mi sono inventato io sul momento, giusto per semplificare le cose. Per essere veloci rapidi e schematici, la nuova commedia teen Bottoms può essere infatti venduta come un Fight Club che incontra, o meglio si scontra con American Pie.

A questo punto si potrebbe immaginare al solito film al maschile e maschilista. Anche se poi, a vedere bene le cose da vicino, Fight Club è una presa per il culo del maschilismo tossico più che una sua celebrazione, e American Pie, dietro le scenette goliardiche, è una toccante (in tutti i sensi) celebrazione dell'amore e dell'amicizia.

"Ma Pensieri Cannibali dice sul serio?!?"

Comunque Bottoms non corre questo rischio, visto che è un Fight Club VS American Pie in versione... lesbo femminista.
Sbem! Non ve l'aspettavate questo colpo di scena, vero?


La trama?
Come recita Wikipedia, Bottoms ha come protagoniste PJ e Josi, due ragazze lesbiche, vergini e impopolari che frequentano la Rockbridge Falls High School.


Le due decidono di fondare un club femminile di autodifesa, che poi degenera in una specie di Fight Club, e lo fanno ufficialmente per evitare l'espulsione dalla loro scuola, ma fondamentalmente soprattutto per entrare in contatto ravvicinato con le cheerleader più hot del liceo, interpretate da Kaia Gerber (la figlia di Cindy Crawford) e da Havana Rose Liu (attrice emergente di cui credo sentiremo ancora parlare).


Una missione per perdere la verginità non troppo distante dal patto fatto dai protagonisti di American Pie, in pratica. Bottoms prende così alcuni temi comuni delle pellicole teen, ma stravolge il genere con un umorismo indie e infondendogli un rinfrescante tocco femminile quasi del tutto assente in passato in lavori simili.


Il risultato è irresistibile e conferma il talento della regista e sceneggiatrice Emma Seligman, e dell'attrice e sceneggiatrice Rachel Sennott, qui alla loro seconda collaborazione dopo il folgorante esordio Shiva Baby.


A dare loro una mano ci pensa anche Ayo Edebiri, attrice della serie The Bear sempre più avviata verso la dominazione totale del mondo da qui ai prossimi anni. Sperando non venga rovinata dalla solita Marvel, che l'ha ingaggiata per il suo nuovo cinecomic Thunderbolts.

"Io veramente pensavo che Thunderbolts fosse un film sui fulmini, non una roba della Marvel"

E insomma se stavate cercando un bel film leggero ma non scemo perfetto per il weekend, e magari persino un nuovo piccolo cult, ecco che l'avete trovato. Però mi raccomando, non ditelo in giro. Perché vi ricordo che la prima regola del Bottoms Club è: non parlate mai del Bottoms Club. E la seconda regola del Bottoms Club è: non dovete parlare mai del Bottoms Club.
Facciamo che questa volta non conta e non ne avete sentito parlare da me, ok?
(voto 7,5/10)




2 commenti:

  1. Mi sono divertito, ma in questo delirio sopra le righe purtroppo non ci ho visto le genialità colta da molto. Rivoglio Shiva Baby!

    RispondiElimina
  2. Se posso dire a me il patriarcato ha rotto il cazzo. Ma ancora di più mi hanno rotto il cazzo le donne che criticano un certo stilema cinematografico e non solo purtroppo e mi inquietano quando dicono cose tipo "Ma basta col dare il nome patriarcato ad ogni donna uccisa dal fidanzato". Questa cosa mi dà sui nervi ma non è questo il contesto per parlarne. Or bene, patriarcato? Tipo Barbie, che secondo me è un film pazzesco e scemo. Bottoms è così ma crea un cortocircuito strano, ossia è scemo e profondo, è giustamente femminista. E, aggiungo, io adoro poi quando succedono cose scemotte in secondo piano. Bottoms è un film scemo ma non lo è. È un film scritto in modo intelligente ma te lo vende stupidino. Ma non lo è. Dopo Shiva Baby, Emma Seligman realizza un film diversissimo che dona ancora più valore a questo Bottoms. Per me tra i più riusciti film dell'anno. Toccarsi è bello, scopare è giusto e con in più citazioni da Arma Letale (giusto per restare in tema natalizio). Si parla di violenza, di disattenzione genitoriale, di stupro "grigio" e tu ridi. Ce ne fossero film così. ❤️

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com