domenica 18 maggio 2025

Vincere l'Eurovision è un gioco da ragazzi, me lo dicevano i Måneskin ed io cadevo giù dagli alberi





L'Eurovision Song Contest è proprio come una festa. Una festa a cui non vorresti esser stato invitato, o a cui avresti dovuto inventare una scusa per non partecipare. Invece eccoti lì, da solo, in disparte, in un angolino a far tappezzeria che guardi gli altri mentre si divertono e non capisci il motivo. Forse dovresti bere un po'. Forse dovresti bere pesantemente. Ecco, il prossimo anno è meglio se mi sbronzo. Quest'anno purtroppo non l'ho fatto e l'edizione svizzera tenuta a Basilea mi è sembrata persino peggio del solito. Colpa dell'Eurovision, o colpa della mia sobrietà?

Comunque sia, questa è la mia personale classifica di tutti gli artisti in gara (sì, pure gli sfigati che sono stati eliminati nelle due semifinali), da quello che mi è piaciuto di meno al mio preferito.


La classifica di Pensieri Cannibali delle canzoni dell'Eurovision 2025

#37 Austria: JJ "Wasted Love"

La canzone che ha vinto l'Eurovision 2025 è anche quella che mi è piaciuta di meno in assoluto?
Proprio così. Fin dalla prima volta che ho sentito il ritornello della sua "Wasted Love", sapevo che JJ avrebbe vinto. Troppo prevedibile l'incredibile capacità della gente di confondere il talento nell'urlare con quello nel cantare. Al Bano su questo equivoco ha costruito un'intera carriera.

Personalmente non ho niente con l'emozionatissimo tenorino JJ, che anzi mi sembra un bravo ragazzo, ma la sua voce è una delle cose più fastidiose mai sentite in vita mia. Siamo vicini ai livelli di Mario Giordano che sfida i tre membri de Il Volo. Al confronto, il pensiero di Freddy Krueger che passa le sue unghie su una lavagna mi allieta.
(voto 0/10)


Per la cronaca, questa è la classifica finale dell'Eurovision Song Contest 2025, assegnata dalle giurie dei vari paesi in gara + il televoto.

#36 Serbia: Princ "Mila"

Princ non c'entra nulla con Prince, cui ha quasi rubato il nome d'arte, e direi che non c'entra nulla con la musica in generale. "Mila e Shiro - Due cuori nella pallavolo", quella sì che era una canzone (oltre che un'imperdibile serie animata). "Mila" da sola invece non si può sentire.
(voto 2/10)

#35 Grecia: Klavdia "Asteromáta"

Pezzo etno mezzo urlato ai limiti dell'inascoltabile. Forse pure oltre l'inascoltabile. Chiedo sul serio: ma che è 'sta roba?
(voto 2/10)

#34 Polonia: Justyna Steczkowska "GAJA"

Ho cominciato a seguire l'Eurovision nell'edizione 2021 che sarebbe poi stata vinta dai Måneskin e all'inizio la trovavo una simpatica baracconata, ricca di artisti simpaticamente bislacchi e a volte anche quasi interessanti a livello musicale. Anno dopo anno l'entusiasmo è andato via via scemando e adesso capisco il perché. Se un tempo una performance allucinata come quella della polacca Justyna Steczkowska l'avrei trovata se non proprio fenomenale almeno singolare, ora mi sembra solo la replica della replica delle solite robette pseudo esotiche proposte in passato. Bah.
(voto 3/10)

#33 Israele: Yuval Raphael "New Day Will Rise"

Anche quest'anno Israele è finito al centro delle polemiche per questioni politiche, ma questo è un contest musicale ed è quindi meglio concentrarsi sulla musica...
Meglio nemmeno tanto, visto che la canzone proposta da Yuval Raphael è bruttarella forte. Eppure è stata la più televotata in assoluto dal pubblico mondiale. Una chiara conferma che il libero arbitrio ancora una volta ha fallito.
(voto 3/10)

#32 Spagna: Melody "ESA DIVA"

Esteticamente e come look Melody è la brutta copia di un incrocio tra Jennifer Lopez, Beyoncé e Shakira, che comunque non è male. La canzone invece è il Male. Una pessima latinata trash dance con degli acuti vocali agghiaccianti. Sarà anche una diva, ma come cantante non ci siamo.
(voto 3/10)

#31 Slovenia: Klemen "How Much Time Do We Have Left"

In mezzo a tante tamarrate iper pompate, il ritmo finalmente rallenta. Finalmente?!?
Ho parlato troppo presto! Quella di Klemen è una litania melensa da tv del dolore che più melensa non si può. Con questa versione slovena di Mr. Rain/Simone Cristicchi mi sono cascate tutte e due le balls.
(voto 3/10)

#30 Montenegro: Nina Žižić "Dobrodošli"

'mmazza, che lagna. Grazie, ma no grazie. Per sopportarla, urge una dose abbondante di Montenegro, Amaro Montenegro.
(voto 4/10)

#29 Norvegia: Kyle Alessandro "Lighter"

Il 19enne Kyle Alessandro è il più giovane concorrente di quest'edizione. Non per fare il GenZfobico, ma tornatene all'asilo, por favore.
(voto 4/10)

#28 Cipro: Theo Evan "Shh"

Una porcheria trash invereconda from Cipro. Unica nota positiva: lo schhh finale, con cui Theo Evan si rende conto del fastidio provocato dalla sua voce e si zittisce da solo. Non poteva farlo anche con JJ?
(voto 4/10)

#27 Cechia: ADONXS "Kiss Kiss Goodbye"

Una base musicale vagamente alla Imagine Dragons al servizio di una di quelle vocione potenti che vanno forte nella musica contemporanea e che io non reggo. C'è solo una cosa da dire ad ADONXS: goodbye.
(voto 4/10)

#26 Armenia: PARG "SURVIVOR"

"Survivor" è un pezzo dedicato a chi riesce a sopravvivere all'ascolto di questo facsimile degli Imagine Dragons, che quest'anno sembra abbiano ispirato diversi artisti in gara. Più che sulla canzone, PARG punta tanto sul suo fascino da giostraio che con una mano ti fotte il portafogli e con gli addominali ti fotte la fidanzata. Maledetto.
(voto 4,5/10)

#25 Georgia: Mariam Shengelia "Freedom"

Fisicamente caruccia, peccato che Mariam Shengelia canti un pezzo che è come una di quelle cose che non sai in che bidone buttare. Alla fine lo getti nell'indifferenziata, che va sempre bene.
(voto 4,5/10)

#24 Albania: Shkodra Elektronike "Zjerm"

In un Eurovision molto tricolore si fanno notare anche gli Shkodra Elektronike, italiani di origine albanese che rappresentano l'Albania. Il loro è un pezzo etno tipicamente Eurovision, strambo ma nemmeno troppo sgradevole.
(voto 5/10)

#23 Islanda: VÆB "RÓA"

L'Islanda è nota nel mondo a livello musicale per Björk e i Sigur Rós...
Ecco, i gemelli bimbiminkia VÆB non c'entrano una mazza con entrambi e con la loro tamarrata hardcore da giostre andate male dimostrano che i maranza esistono anche lì. Da tappi nelle orecchie, ma meno peggio di altri. Cosa che la dice lunga sul livello medio dell'Eurovision 2025.
(voto 5/10)

#22 Belgio: Red Sebastian "Strobe Lights"

Techno baracconata buona per un rave. Peccato che per apprezzarla è OBBLIGATORIO essersi impasticcati.
(voto 5/10)

#21 Danimarca: Sissal "Hallucination"

No, non è un'allucinazione. Tutto questo tamarrame è reale. Purtroppo.
(voto 5/10)

#20 Australia: Go-Jo "Milkshake Man"

Nessuno al mondo ha ancora capito cosa ci faccia l'Australia all'Eurovision, e credo non lo capiremo mai, ma i concorrenti dall'altra parte del globo sono (quasi) sempre simpatici. L'iper sessualizzata "Milkshake Man" di Go-Jo è una trashata d'impatto, tipicamente da Eurovision, o se preferite da Australiavision, tanto che è stata una sorpresa non vederlo superare le semifinali.
(voto 5,5/10)

#19 Svezia: KAJ "Bara Bada Bastu"

Quest'anno la Svezia è stata rappresentata dai tre comici finlandesi KAJ, dati alla vigilia dell'evento tra i grandi favoriti per la vittoria e si capisce perché. La loro canzone è accattivante e scema al punto giusto da candidarsi al titolo di classica roba da Eurovision. Pure troppo. Talmente studiata a tavolino per il trionfo, che alla fine si è dovuta accontentare del quarto posto.
(voto 5,5/10)

#18 Malta: Miriana Conte "SERVING"

La maltese di chiare origini italiane Miriana Conte sembra BigMama (co-commentatrice dell'evento per l'Italia insieme al confermatissimo Gabriele Corsi che a quanto ne so NON è parente di Lucio Corsi) coi capelli rossi, serve un brat pop molto contemporaneo e sa pure cantare. Canzone scarsina, ma lei sul palco sa il fatto suo e BigMama ovviamente impazzisce per lei.
(voto 5,5/10)

#17 Finlandia: Erika Vikman "ICH KOMME"

Erika Vikman si fa notare più per il look che sembra un omaggio alla Pamela Anderson dello scult movie Barb Wire e per la disinvoltura con cui cavalca un gigantesco microfono-razzo, che non per la canzone, che pare la sigla di un cartone animato porno ancora inedito. Il delirante finale hardcore ha però un che di geniale e riscatta il resto del brano.
(voto 5,5/10)

#16 Croazia: Marko Bošnjak "Poison Cake"

Canzone rumorosa che sembra un pezzo di industrial metal in versione Eurovision. Tutto sommato, spacca abbastanza.
(voto 6/10)

#15 San Marino: Gabry Ponte "Tutta l’Italia"

"Tutta l'Italia" è un bignami degli stereotipi sull'Italia e anche sulla musica dance anni '90 racchiusi in tre minuti tre. Un concentrato clamorosamente efficace. Carlo Conti usandola come sigla e stacchetto dell'ultimo Festival di Sanremo ce l'ha messa tutta per farcela odiare, riuscendoci, ma c'è da riconoscere che in questo contesto suona azzeccata. Ora 'sta roba infesta tutta l'Europa, tutta l'Europa, tutta l'Europa, che però non ha gradito particolarmente: nella finale Gabry Ponte è arrivato 26esimo su 26. Ovvero ultimo.
(voto 6/10)

#14 Ucraina: Ziferblat "Bird of Pray"

L'Ucraina in passato ha (quasi) sempre proposto cose piuttosto interessanti e pure quest'anno. Gli Ziferblat più che una band di oggi sembrano l'ologramma di un gruppo anni '70. E l'effetto vintage ha sempre la sua dose di fascino, soprattutto quando ci porta lontano da un presente mica tanto entusiasmante, per l'Ucraina e per il mondo in generale.
(voto 6/10)

#13 Irlanda: EMMY "Laika Party"

Dall'Irlanda mi aspetto sempre molto, essendo un paese che porto nel cuore e che ha una tradizione musicale di tutto rispetto. Rispetto che va puntualmente a farsi benedire all'Eurovision. Quest'anno a rappresentare il paese ci ha pensato EMMY che ha portato una gradevole canzoncina italo-dance-pop anni '90 a metà strada tra gli Aqua e GG D'Ag. Con l'Irlanda non c'entra nulla, con la tamarraggine c'entra tanto.
(voto 6/10)

#12 Azerbaigian: Mamagama "Run With U"

Musica disco anni '70, echi vocali di Bee Gees e Michael Jackson, più un tocco in stile etnico. Il tutto, anche se è messo insieme a caso, a sorpresa funziona. Saranno pure i The Kolors dell'Azerbaigian, come li ha definiti BigMama, però sono meglio dei The Kolors. Stash, stacci.
(voto 6+/10)

#11 Regno Unito: Remember Monday "What The Hell Just Happened?"

Il Regno Unito all'Eurovision potrebbe mettere in campo Adele, Harry Styles, Dua Lipa, Ed Sheeran, Robbie Williams, o volendo anche qualche vecchia gloria tipo Elton John o Rod Stewart, e vincere facile, invece no. Scelgono sempre di partecipare all'Eurovision non con le seconde ma con le terze o quarte scelte. Quest'anno hanno puntato su tre sgallettate che propongono la versione Glee di un pezzo in stile Queen. L'impressione è che la Gran Bretagna avrebbe potuto offrire ben di meglio ma, sarà che le Remember Monday sono parecchio carine alla vista, chi sono io per bocciarle?
(voto 6+/10)

#10 Francia: Louane "maman"

Louane è stata la protagonista del delizioso film francese La famiglia Bélier, che ha ispirato il remake americano da Oscar CODA - I segni del cuore, e ha poi iniziato una piacevole carriera da cantante. "maman" è una canzone che ha un testo toccante, anche se a livello musicale si poteva fare di più e non mi convince in pieno. Nel complesso comunque j'adore Louane.
(voto 6+/10)

#9 Portogallo: NAPA "Deslocado"

La lingua portoghese mi affascina (quasi) sempre e anche questa volta il Portogallo ha gareggiato con una canzone dallo stile più raffinato e meno trash rispetto alla media dell'Eurovision. I NAPA c'entrano ben poco con il resto del carrozzone del Song Contest e proprio per questo non sono niente male.
(voto 6,5/10)

#8 Paesi Bassi: Claude "C’est La Vie"

Claude è uno dei pochi veri talenti vocali sentiti in questo Eurovision e la sua canzone è sì ruffiana, ma a differenza della gran parte delle altre in gara punta più sulla melodia che su un ritmo unz-unz. Bravò.
(voto 6,5/10)

#7 Lituania: Katarsis "Tavo Akys"

I lituani Katarsis portano un po' di sana depressione, con una canzone ipnotica che è una (molto vaga) specie di versione Eurovision della musica grunge. Gli si vuole bene per questo.
(voto 6,5/10)

#6 Lussemburgo: Laura Thorn "La Poupée Monte Le Son"

Inno girl power con uno dei ritornelli più accattivanti di questo altrimenti spento Eurovision. La rappresentante del Lussemburgo riesce inoltre a fare sul palco un cambio d'ambiti più velocemente di Clark Kent quando diventa Superman. Questa Laura Thorn è davvero una superwoman!
(voto 7/10)

#5 Germania: Abor & Tynna "Baller"

Un "la-la-la-la-la-l" che rimane incollato in testa. Un tempo una canzone così l'avrebbe cantata Alexia con Ice MC e sarebbe stata una hit assicurata, oggi invece la propongono Abor & Tynna, fratello & sorella tedeschi, e non sono andati oltre un 15° posto nella classifica finale dell'Eurovision. Andrei volentieri a ballarla in un club di Berlino, non fosse che sono troppo vecchio per queste str*nzate.
(voto 7/10)

#4 Estonia: Tommy Cash "Espresso macchiato"

Ci pensa lui a salvare l'Eurovision 2025, o almeno il suo lato più trash e ironico?
Oh sì, por favore. La sua "Espresso macchiato" è già diventata un classico moderno e questo è anche il suo problema. Sia la canzone che il look di Tommy Cash sono già ampiamente noti e quindi inevitabilmente a mancare è l'effetto sorpresa, fondamentale in un contest come questo.
(voto 7/10)

#3 Svizzera: Zoë Më "Voyage"

Less is more, è proprio vero. Una delle esibizioni di maggiore impatto di questo Eurovision per me è quella della padrona di casa svizzera, giocata sul buio. Un'ottima scelta scenica che riesce a valorizzare la (caruccia) canzone "Voyage". Zoë Më, insegna a questi tamarri senza vergogna come si fa.
Il fatto che, dopo il secondo posto provvisorio grazie alle giurie, il televoto le abbia dato zero punti avrebbe scatenato una guerra, fosse successo ad un altro paese. C'è gente che ne ha scatenate per molto meno. Il pacifico popolo svizzero invece tutto sommato l'ha presa con grande sportività.
(voto 7+/10)


#2 Lettonia: Tautumeitas "Bur Man Laimi"

Sembrano atterrate da un mondo in cui Björk e le Winx regnano incontrastate come regine. Con il loro immaginario visivo fantasy e le loro armonie vocali, le Tautumeitas (immaginate che abbia pronunciato il loro nome alla perfezione) sono tra le cose più originali e affascinanti viste e sentite in questo stereotipato Eurovision che pare generato dall'intelligenza artificiale. Anzi, dalla demenza artificiale.
(voto 7+/10)


#1 Italia: Lucio Corsi "Volevo essere un duro"

Un alieno sul palco di Basilea. Non c'entra nulla a livello musicale con le altre canzoni sentite, è uno dei pochi che si è presentato sul palco con una chitarra e l'unico che ha suonato dal vivo un'armonica, e proprio per il contrasto con il resto riesce a spiccare. Rispetto agli altri non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato, e non è nemmeno lo stesso sport. È di un altro pianeta. Per questi motivi, il suo quinto posto in classifica è tutto sommato un piccolo miracolo.

Non lo dico per campanilismo, non avrei certo speso belle parole ad esempio per Olly, ma la sua è nettamente la canzone migliore di quest'edizione. Eccola!

Vincere l'Eurovision
è un gioco da ragazzi
me lo dicevano i Måneskin ed io
cadevo giù dagli alberi

Quanto è duro il Contest
per quelli normali
che non hanno una figa come Victoria intorno
o un Damiano con l'eyeliner agli occhi

Io, io volevo vincere di sicuro
però non m'ha televotato quasi nessuno
m'ha battuto pure un eunuco
m'ha battuto pure un eunuco

Ok, sorry Lucio, forse il testo corretto della tua canzone non è esattamente questo 😜

(voto 8/10)


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