venerdì 12 marzo 2010

Negli occhi delle persone

Un ragazzo può cambiare qualsiasi cosa. Il suo volto, la sua casa, la sua famiglia, la sua ragazza, la sua religione, il suo Dio. Ma c’è una cosa che non può cambiare. Non può cambiare la sua passione.

El secreto de sus ojos – The Secret in Their Eyes
Regia:
Juan José Campanella
Cast: Ricardo Darìn, Soledad Villamil, Pablo Rago, Javier Godino, Guillermo Francella, Carla Quevedo

La più grande sorpresa degli ultimi Oscar è stato il premio per il miglior film straniero andato all’argentino “El secreto de sus ojos”, che ha battuto i più accreditati “Il nastro bianco”, palma d’Oro all’ultimo Cannes e trionfatore agli Oscar europei, e “Il profeta”, celebrato in Francia con 9 César e vincitore a Cannes del gran premio della giuria. Premi a parte, questi sono due capolavori. Due dei migliori film degli ultimi tempi. Due film devastanti. E allora, perché l’Oscar è andato a questo piccolo film argentino?
Semplice. Perché è un film strepitoso, di quelli che mentre scendono i titoli di coda non puoi fare a meno di stare ad applaudire da solo come un emerito cretino.

La storia parte da uno spunto piuttosto classico: un investigatore una volta pensionato decide di ripercorrere, romanzandolo, un suo vecchio cold case, un caso irrisolto. L’omidio/stupro di una ragazza avvenuto 25 anni prima. Un evento che ha segnato nel profondo tutta la sua vita e di cui non si è mai liberato.
Di ciò che succede dopo non vi anticipo nulla. Solo che la pellicola procede con grazia sul terreno del thriller/noir, concentradosi intimamente sui suoi personaggi, cui si finisce per affezionarsi senza condizioni. Li vorresti abbracciare, tanto sono umani e veri. Il regista Campanella ha il merito di tenerli vicini, questi personaggi, e quando ti sembra quasi che puoi accarezzarli gentilmente, ecco che il film va a colpire con durezza. Una carezza in un pugno.

Un tema su cui la pellicola riflette delicatamente è quello di se e come si possa andare avanti, dopo un evento così drammatico. Tema che lo accomuna a un altro film che ho amato molto recentemente: “Amabili resti” di Peter Jackson. In entrambi il male viene a bussare non invitato alla porta della vita quotidiana e l’ambientazione è simile: “Amabili resti” è totalmente immerso nei 70s, questo parzialmente: il film è ambientato nel 1999, ma il protagonista rivive attraverso frequenti flashback il periodo degli anni Settanta in cui il crimine è avvenuto. Chi non è rimasto molto convinto dalla pellicola di Jackson può comunque stare tranquillo: in “El secreto de sus ojos” non ci sono i risvolti fantasy poco apprezzati da molti e dentro questa sceneggiatura è davvero difficile trovare punti deboli.
Strepitosi i dialoghi, si ride e si piange, gli attori qui da noi volti sconosciuti sono perfetti, l’accompagnamento musicale è leggero ed emozionante, la parte thriller riserva alcune scene di enorme tensione ma la vicenda possiede anche un risvolto sentimentale. In più affronta in maniera pregevole un'altra tematica spinosa: quella della giustizia.

Un film che in Argentina e Spagna è stato un mega campione di incassi e che sicuramente dopo l’Oscar troverà una distribuzione italiana (almeno lo spero). Da noi ha anche buone possibilità di diventare col passaparola un piccolo grande successo. Perché è davvero difficile rimanere indiffenti, a tanta bellezza.
Se non volete attendere i porci comodi della distribuzione nostrana, potete comunque già scaricare la versione originale in spagnolo da eMule, cercando: “The secret in their eyes”. I sottotitoli italiani li trovate QUI o QUI.
Io quando si tratta di musica o di cinema ad aspettare non riesco, perché una passione è una passione. Y no puede cambiar de pasion.
(voto 9,5)


4 commenti:

  1. Ottima dritta e ottimo lavoro, brother! Non fosse che sono nullatenente, ti pagherei uno stipendio, per informarmi così bene. :D

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  2. Adesso hai messo furia anche a me! Però mi piacerebbe vederlo al cinema.

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