martedì 17 agosto 2010

Sui giovani d'oggi ci scatarro su (replica)

Amore 14
(Italia, 2009)
Regia (???): Federico Moccia
Cast: Veronica Olivier, Raniero Monaco Di Lapio, Giuseppe Maggio, Beatrice Flammini, Flavia Roberto, Alice Torriani

Mi aspettavo il peggio.
Ma il peggio non era nulla al confronto di questo.
Pronti, via: sia parte con una voce fuori campo di una ragazzina insopportabile di 13 anni che pavla con la evve moscia. Poi c’è una scheda di presentazione che sembra fatta con PowerPoint e la voce ancora più insopportabile del “registone” Moccia. Dopo 5 minuti di sta puttanella con la evve moscia non si può già più trattenere gli istinti suicidi, per non dire quelli omicidi.

I ggiovani d’oggi non sono così, ma non sono così le persone di alcuna età, razza, luogo geografico o era temporale. Tutto questo mondo esiste solo nella mente malata, disturbata, degenerata di Federico Moccioso Moccia. E se tali persone esistono, la colpa è dello stesso Moccia: le ragazzine dopo aver letto i suoi romanzi e visto i suoi film diventano come i suoi personaggi, creando un vero e proprio corto-circuito in grado di mandare a puttane la loro vita: non sono 13enni vere, ma vivono la vita delle 13enni così come se la immagina Federico il Piccolo.

Non c’è una storia vera e propria. In Amore 14 c’è solo un elenco: di persone,di fatti, di ragazze, di ragazzi, di oggetti, tutto viene classificato in categorie definite e immutabili.
C’è l’amica princess e quella mangiona, ci sono gli amici (gay?) uno nerd e l’altro emo, il fratello aspirante scrittore che somiglia (ma dove?) al Matt Dillon di Rusty il selvaggio e in realtà è una sorta di alter-ego di Moccia da giovane (o più probabilmente di come avrebbe voluto essere), la compagna ripetente zoccola, la sorella “antipatica” (ma in realtà è il personaggio più decente di ‘sta roba che mi vergogno a chiamare film), i nonni finto moderni (e molto prevedibilmente il nonno ci rimetterà le penne nell’immancabile momentone drammatico del film).
L’elenco della marchette del film è infinito. Si parte con uno spottone della Tim Tribù non velato né un cazzo, proprio gettato in faccia al pubblico con tanto di logo in bella mostra, e poi cellulare LG, zainetto Eastpack, album da disegno Fabriano, la cantante Dolcenera, uno striscione sponsorizzato Cornetto Algida, la catena di cazzate per ragazzine Amori, pure la pubblicità di un sito (scuolazoo.com)…
Per fare l’intellettuale, Moccia cita pure Hemingway, Bukowski, Petrarca e Wallace, che si stanno tutti rivoltando energicamente nella tomba. E cita pure i Justice, i Radiohead (sacrilegio!), la telefonata multipla del film Mean Girls (copiata molto, ma molto malamente) e mette in colonna sonora Ladytron e Royksopp (secondo me del tutto ignari di aver ceduto i diritti delle loro canzoni a simile porcati), trovati probabilmente facendo un giro random su internet a caccia di gruppi electro troppo cool tra i giovanidoggi.
E il Moccia vuoi che si faccia mancare anche i nuovi lucchetti? Ma no. Stavolta è la volta del pozzo della luna piena (che sembra il pozzo di The Ring): butti una moneta in fondo al pozzo e se becchi il riflesso della luna piena il desiderio che hai espresso si avvera. Io ho espresso il desiderio che Moccia sparisca dalla faccia della Terra, ma per il momento non sembra ancora aver funzionato.

Se proprio vogliamo trovare una vaga storia principale, ovviamente, è quella d’ammmore. La giovanissima protagonista Carolina conosce Massi, una sorta di nuova Scamarcio (ma Scamarcio è un ottimo attore, questo è solo un cretino) che quando parla giuro che non si capisce una mazza. Andare a un corso di dizione, no eh? Comunque sto tipo dopo un solo pomeriggio che si conoscono le ha già comprato: un cd di James Blunt (altra marchetta), un cannocchiale e una stella con il nome di lei. Budget stimato: 200 euro per il primo appuntamento. Insomma: questo non è un film romantico, né è un film adolescenziale. Questa è una stronzata di fantascienza!
A confermare questa teoria ci si mettono pure lampi di follia inconcepibili: un cartomante immaginario, un telecronista che tiene il punteggio dopo che i ragazzini baciano la pischella, una scena onirica con Alessandra Amoroso in colonna sonora!!! Cose che sono rimasto 5 minuti lì paralizzato a chiedermi “Cosa cazzo sta succedendo?” Cose che a David Lynch gle fanno ‘na sega!

Tornando alla storia, dopo l’incontro maggico alla Caro rubano il cellu, nn riesce + a rintracciare il boyfriend e cioè raga è troppo 1 tragedy. Dopo il periodo di depression, la Caro incontra un nuovo tipo, un certo Lele, un cretino snobbe totale, l’unico essere al mondo con una evve moscia ancora più insopportabile della protagonista. Quindi arriva Nico, il figlio del benzinaio fissato con le pinne in moto. Sto qua perlomeno non c’ha la evve moscia, ma lui e i suoi amici sono troppo zarri e barbari per lei che è tutta fighetta e pariolina e se la tira un casino ed è pure una bella zoccolina visto che a 13 anni s’è già passata mezza Roma.
Poi in disko finalmente ribekka l’amore della sua vita, si mettono insieme pucci pucci kiss kiss e va tutto a gonfie vele. Stanno pure per fare all’amore, quand’ecco che lui zaaaan si fa la sua migliore amica, altra signora zoccola. Il mondo di Caro va in pezzi, lei si chiede: “Sarò mai di nuovo felice? Penso di sì, in fondo ho solo 14 anni.” Titoli di coda.
Arrivati, stremati, alla fine ci si chiede: “E allora? Qual è il significato di tutto ciò? Cosa ha voluto comunicare Moccia al mondo con questo campionario di stereotipi, nomi & marchi?

Gli uomini odiano, si ammazzano, distruggono l’ambiente, fanno guerre. Perché? Forse perché ci sono film come questo che provocano tali impulsi. E lui, il piccolo Federico Moccia, deve avere avuto un infanzia davvero di merda, per essere cresciuto così. Minimo glielo mettevano in culo da piccolo. Questo film è la chiara prova che Moccia o ha tendenze pedofile (neanche tanto velate) oppure tendenze transessuali. Non nel senso che vorrebbe essere una donna; nel senso che lui vorrebbe essere una ragazzina di 13 anni, talmente è morbosa l’attenzione del 46enne scrittore/sceneggiatore/registone romano nei confronti della vita di un gruppo di superficiali ragazzine di 3a media. Quindi, Carabinieri, smettetela di tormentare Alberto Stasi e andate a perquisire il pc di Moccia. Mi sa che ci trovate dentro della roba bella interessante!

Un primato assoluto comunque va a questo Amore 14.
Credo sia la cosa più irritante che io abbia mai visto.
Tra 20 anni forse verrà rivalutato come capolavoro del trash degli anni 2000.
O più probabilmente verranno bruciate tutte le copie di questo film e io danzero felice tra le fiamme.
(voto 0-
e un consiglio a Moccia: fatti vedere da uno psicologo, uno bravo!)

9 commenti:

  1. XD ..un'analisi del non film di Moccia che mi ha fatto sganasciare dalle risate in certi punti. =) Ti rendi conto quanta demenza ci deve essere nella realtà se produciamo certi libri? (che poi adattiamo in certi film!) Ma sai una cosa? Sono stato a Barcellona quest'estate e, per una mia forma di devianza letteraria entro anche nelle librerie spagnole e indovina cosa ho trovato?? Despues "perdona si te llamo amor" el nuevo libro de Federico Moccia "Perdona quiero casarme contigo", del quale esiste una traduzione non solo in spagnolo ma perfino in catalano! No comment..

    RispondiElimina
  2. Sto rivalutando i fotoromanzi degli anni '70.
    Comunque questo non è trash.
    "Arrapaho" é trash, "Dove vai se il vizietto non ce l'hai?" è trash, "Due strani papà" è trash.
    Questa è roba da dissociati mentali.
    Fra 10 anni i fans di Moccia saranno tutti eroinomani o devastati dalle pasticche e gli strizza ci faranno su un sacco di soldi.
    Accetto scommesse.

    RispondiElimina
  3. ma cosa ne sai tu delle cose di noi ggggiovani?

    RispondiElimina
  4. credo che definire moccia una mente malata sia un ingiusto complimento che gli fai. le menti malate sono quelle dei più grandi artisti e dei più grandi scrittori. questo qui, al massimo, è una mente limitata. molto, limitata. e, quel che è peggio, per colpa dei filmucoli visti da milioni di ragazzini, una mente... imitata!!

    RispondiElimina
  5. già detto e sottoscrivo...moccia fa cagare!
    Complimenti, hai fatto una recensione che gli rende giustizia!!! ;)

    RispondiElimina
  6. *alessandro
    e così anche gli spagnoli si devono sucare il moccia *_*
    chissà cosa ne pensano...
    spero tutto il male possibile

    *sassicaia
    magari andrà come dici tu, oppure scopriranno semplicemente altri scrittori, veri scrittori, e la loro vita sarà salva

    *indierocker
    ggggrazie :)

    *zio scriba
    hai ragione. quella di moccia è semplicemente una bruttiful mind!

    *coniglia
    vedi che almeno a qualcosa serve?
    altroché bifidus regularis...

    RispondiElimina
  7. hahaha la recensione più bella che abbia mai letto!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com