lunedì 7 marzo 2011

Lettera aperta a Michael Stipe

Hey now, prendi le tue pillole per ricordarti che questa canzone l’hai già scritta. Però è sempre bello riascoltarti, come un vecchio amico che non senti da tempo e quando lo rivedi parla sempre delle stesse familiari cose. Ti accorgi che ti era mancato, quel buon diavolo, proprio così com’era, e da lui non pretendi chissà quali novità, perché è rassicurante che sia sempre lo stesso. E con te è lo stesso, Michael. La tua voce è talmente bella che se vi metteste a coprirla con effetti e sperimentazioni sonore probabilmente non sarebbe più uguale a come la conosciamo e la amiamo.


Hey now, il presente è qui ma i tuoi R.E.M. suonano sempre come i tuoi vecchi R.E.M.. e mentre i nostri/vostri amici PJ Harvey e Radiohead cercano ancora una volta di muoversi in direzioni nuove e provare sentieri inaspettati, come in maniera diversa testimoniano i loro ultimi lavori, tu e i tuoi soci rimanete invece sulla strada maestra a rispolverare il vostro classico sound. Quello che vi ha fatto diventare famosi. Se nel precedente Accelerate del 2008 pigiavate sull’acceleratore del rock’n’roll, questa volta vi siete resi conto di non essere più dei completi giuovincelli e i ritmi si sono fatti più blandi, più “collassati”, con il modello di riferimento che sembra essere il vostro ultimo album davvero memorabile, New Adventures in Hi-Fi, nel lontano 1996. L’impressione è proprio quella, già a partire da un singolo come “Uberlin”, pezzo in grado di ricalcare clamorosamente “Electrolite” ma allo stesso tempo, altrettanto clamorosamente, riuscire a scaldare il cuore in una fredda giornata, sia che ci troviamo a Berlino o in quel di Casale Monferrato. La tua voce, Michael, è ancora così bella da far meritare al disco una sufficienza da sola, per il resto l’evoluzione musicale della tua crew è davvero ferma e non ci sono tentativi di evoluzione. Nessuna novità arriva nemmeno dagli ospiti: la nuova collaborazione con Patti Smith nella conclusiva “Blue” è anche in questo caso troppo vicina alla ben più memorabile “E-Bow the Letter”, mentre Eddie Vedder e Peaches non lasciano certo il segno e si perdono in mezzo al vostro tipico suono. Una manciata di belle canzoni (le mie preferite "Uberlin" ed "Every Day Is Yours To Win") ci sono, te lo concedo, però da te, da voi, era lecito attendersi se non una rivoluzione perlomeno una scossa; invece niente e allora non ci resta che tenerci quella meraviglia che è la tua voce e poi andarcene a collassare in fase R.E.M.

Hey now, non dimenticarti quelle dannate pillole che non sei più così giovane e se una canzone l’hai già scritta o meno mica ti ricordi, così come io questo paragrafo mica me lo ricordo se l’ho già scritto uguale all’inizio di questo stesso post oppure no.
Stesso disco, stesso mare, Michael Stipe non cambiare.
O forse dovresti?
(voto 6+)


14 commenti:

  1. Disco mediocre ma è vero, Stipe ha una voce incredibile, una delle più originali e belle della storia della musica.
    Però i R.e.m. non fanno musica che vale la pena da molti, molti anni.

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  2. grande!anch'io mi sono sentita così...è un disco fatto con lo stampino!curiosity...hai una canzone preferita dei REM?la mia è the great beyond...

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    1. Adoro i REM e pur condividendo l'opinione che il disco non apporta novità al loro sound non sono assolutamente d'accordo sul giudizio di appena sufficiente! È invece un gran bel disco e mi ha dato grandissime.emozioni in particolare It happened today Uberlin Oh my love. Rem sono e rimarranno sempre immensi. La mia band preferita ❤

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  3. Concordo con te, ma almeno si possono definire "rassicuranti": non vai mai incontro a brutte sorprese...

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  4. Grazie tesoro, necessitavo del tuo punto di vista.
    Ora non mi resta che ascoltarlo.

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  5. è quello che penso anche io. Nulla di nuovo, ma è sempre un piacere sentirli, sopratutto con tutta quella musicaccia là fuori

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  6. domani sera ci sarai alla proiezione di HOLY WATER su my movies???? non ho indagato sul pubblico che partecipera'...

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  7. Che dire, Cannibale? Recensione perfetta. È inutile negarlo, i R.e.m. scrivono canzoni da manuale della perfetta canzone pop, ma se per trent'anni non cambi mai strada, non puoi fare altro che ripeterti...

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  8. bella analisi la tua e bel post (parlami dei R.e.m. e mi rendi felice!)
    Vero che l'album è qualcosa di già sentito ma nel caso dei R.e.m. ciò rassicura (non ce li vedo a fare qualcosa di diverso, non sarebbero più loro!).
    E poi la voce di Michael sarebbe stupenda anche se cantasse la canzone di Pupo e Filiberto!é qualcosa di magico, mi da sempre i brividi come la prima volta!

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  9. Sì ma quando mai i REM hanno fatto un disco sperimentale o rivoluzionario?
    La loro bellezza è sempre stata nella semplicità e nella classicità.
    Che volevi un altro ibrido obbrobrio (o contale, le br) come Le noise?
    :-)

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  10. È inutile, non riuscirò mai a non essere di parte di fronte a Micheal..... Godiamocelo cosí, anche senza "scosse"... perchè in fondo, diciamocelo, la sua voce è ancora emozione... Una di quelle che non avrà mai replica....

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  11. *mauro
    i r.e.m. mi sono sempre piaciuti ma non sono comunque mai stati tra i miei top gruppi in assoluto. la voce di michael però la metto anch'io tranquillamente tra le più incredibili in tutta la storia dell'umanità!

    *alesya
    certo che sì. se devo sceglierne solo una dico electrolite, però aggiungo anche imitation of life, daysleeper, drive e pure the great beyond, strepitosa ;)

    *cri
    l'invito questa volta non mi è ancora arrivato, vediamo nelle prossime ore...

    *margherita
    penso anch'io che renderebbe magica persino la canzone italia amore mio.
    forse ^_^

    *diamond dog
    a parte che le noise non mi è sembrato un obbrobrio (però non sono un grande fan di neil young, quindi magari non faccio testo), però almeno non un riciclare se stessi. in up ad esempio hanno cambiato un po' a livello ritmico per l'uscita di berry, in reveal erano più pop beach boys, insomma qualche minima novità era gradita

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