domenica 20 novembre 2011

Le bugie hanno le gambe porche

"Pensieri Cannibali è troppo il mio sito preferito!"
The Lying Game
(serie tv, stagione 1)
Rete americana: ABC Family
Rete italiana: non ancora arrivata
Sviluppato da: Charles Pratt, Jr.
Tratto dai romanzi di: Sara Shepard
Cast: Alexandra Chando, Alexandra Chando, Allie Gonino, Blair Redford, Alice Greczyn, Kirsten Prout, Adrian Pasdar, Andy Buckley, Helen Slater, Sharon Pierre-Louis, Randy Wayne, Christian Alexander, Ben Elliot
Genere: scambio di vita
Se ti piace guarda anche: Ringer, Switched at Birth, The O.C., Pretty Little Liars, Gossip Girl, Dirty Sexy Money

"Oddio, ho detto la verità! Mi starò mica ammalando?"
Bugie. Le odiate?
Andiamo, non mentite.
Comunque sia, gli sceneggiatori delle serie tv invece le adorano e non hanno paura di ammetterlo. Senza le bugie, gli autori dovrebbero inventarsi chissà quale genialata, e invece basta piazzare qualche menzogna, qualcosa di tenuto nascosto e il gioco è fatto. In questo caso trattasi proprio di gioco, perché Sutton, la protagonista (una delle due) di questa serie come game preferito ha proprio il Lying Game, ovvero l’antica arte di inventarsi delle balle colossali.
Ma facciamo un passo indietro.

La vera protagonista della serie è Emma, una ragazza adottata che vive con una famiglia che definire famiglia è già una parola grossa, figuriamoci definirla una famiglia decente. Emma un giorno scopre di avere una sorella gemella identica, Sutton, che invece è stata affidata a una famiglia straricca e ha una vita da sogno. Le due si contattano via Internet (dove se no?), cominciano a chattare e diventano sempre più vicine, tanto che Sutton invita la gemella non a stare da lei, ma a prendere il suo posto e la sua vita per qualche giorno, mentre lei va a Los Angeles a cercare la loro vera madre.

Entra quindi in gioco un’altra tecnica prediletta dagli sceneggiatori un po’ pigri: lo scambio di identità/di vita. Qualcuno ha citato le altre nuove serie ammericane Ringer e Switched at birth? Emma si dovrà quindi rassegnare a rimpiazzare la twin ricca in tutte le sue attività quotidiane e senza sapere nulla di come comportarsi in un ambiente tanto agiato. Perché sì, il nuovo contesto in cui si ritrova è quello dell’alta società e delle ville con piscina, in una situazione simile a quella che capitava a Ryan Atwood nell’ormai storico The O.C.: dalle stalle alle stelle.

Massì, perché andare a fare visita a un moribondo senza un fiore in testa?
Emma dovrà anche gestire i boyfriends della sorella zoccoletta e reginetta del suo liceo, ché naturalmente oltre a un fidanzato ufficiale si vedeva anche in gran segreto con un poco di buono, il classico tipo non raccomandabile in certi ambienti fighetti, e poi inciuciava pure con il fratello della sua migliore amica. Una situazione bella complessa in cui ritrovarsi catapultati da un giorno all’altro, ma in cui in qualche modo si adatterà. Anche perché in confronto alla sua vecchia vita è comunque ‘na figata…
Una situazione che però puzza di già visto (molto anche) e la serie non sembra (non ancora almeno) possedere una personalità propria, però allo stesso tempo si lascia vedere con discreto piacere. L’autrice dei libri da cui la serie è tratta è Sara Shepard, già artefice dell’impero Pretty Little Liars, però il coinvolgimento e soprattutto la dipendenza che crea non sono gli stessi.

A livello interpretativo The Lying Game si poggia quasi interamente sulle spalle fragili di Alexandra Chando, tipetta carina Nina Dobrev-style che nella doppia parte delle due gemelle se la cava ma non strabilia, d’altra parte per reggere un doppio ruolo del genere ci vorrebbe un Edward Norton al femminile… Gli altri personaggi sono invece piuttosto abbozzati, con i classici stereotipi dei tipi pieni di soldi VS quelli non pieni di soldi; in mezzo a volti rubati a uno spot di Abercrombie o a una campagna pro-anoressia (la sottiletta Alice Greczyn, già vista nel mediocre horror Shrooms), a spiccare è la sorella bionda di Sutton (la figlia naturale della sua famiglia adottiva, cominciate a non capirci più niente?), che si guadagna sempre più spazio episodio dopo episodio ed è interpretata da Allie Gonino (una sosia della Samaire Armstrong vista in The O.C. e Dirty Sexy Money, tanto per citare un’altra serie affine a questa).

Partenza quindi un po’ in sordina per una nuova serie teen basata sulle bugie, andata in onda negli Usa con la prima metà della prima stagione e pronta a tornare con nuovi episodi il 2 gennaio 2012 insieme alle vere e imbattibili reginette delle bugie di Pretty Little Liars.
Guardatela pure, giocate al The Lying Game, ma non aspettatevi cose clamorose.
E non sto mentendo.
(voto 6/10)

7 commenti:

  1. pensa, l'ho inziato ieri sera...e poi a metà l'ho tolto perchè mi annoiava ;)
    ho in lista Revenge e A gifted man, ti farò sapere. Buona domenica Kid

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  2. Mi sembra proprio una serie troppo teen e cannibalesca per i miei gusti. :)
    Passo volentieri.

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  3. Gesù, che noi. Vogliamo far leggere a questi scenggiatore 'Il Principe e Il Povero'? Sa tutto di già visto, uffa. E' vero che non conta più l'originalità ma il modo di raccontare, ma che du' palle!

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  4. Alexandra Chando invece a me ha convinto proprio. L'ho trovata davvero brava. Pur non caratterizzando in modo molto diverso le due gemelle, le ha rese molto distinguibili.

    Quanto alla storia in sè, è gradevole, ma Chuck Pratt jr (da quando è passato al prime time si fa chiamare con il nome di battesimo Charles, ma per me rimane Chuck)nello sviluppare la serie certe volte si è fatto tentare un po' troppo da vecchi stilemi da soap opera del daytime un po' troppo soapy. Come è stata costruita la visita di Sutton al manicomio ne è un buon esempio.

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  5. Tra l'altro si decidessero: il padre di Sutton è chirurgo plastico o traumatologo?! oppure, l'ospedale dei ricconi è in crisi (pure!) e fa il tuttofare.
    Ottima recensione, concordo perché non fa scintille per niente però è distensiva.

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  6. *queen B
    revenge parte bene, poi comincia a diventare un pochino noioso..
    a gifted man non l'ho ancora visto

    *mr. ford
    eh sì, al tuo ricovero non credo lo trasmettano uahaha :)

    *alieno
    originalità? perché essere originali quando si può piazzare un bello scambio di vite? ;)

    *george
    anche io

    *giada
    sì, fosse più thriller e meno soapy sarebbe più intrigante...

    *stoned
    nemmeno io l'ho capito, però se non altro prosegue l'antica tradizioni dei padri inutili nella storia dei teen drama americani, da beverly hills fino a gossip girl...

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