mercoledì 23 novembre 2011

Malvenuto

Qual è la vostra peggiore paura?
I ragni?
I topi?
I serpenti?
Parlare in pubblico davanti a una grossa platea?
Prendere l’aereo?
Un nuovo film della saga di Twilight?
La mia è l’ascolto integrale di un disco di Laura Pausini.



Visto che dicono che il modo migliore per superare una paura sia (forse) affrontarla, guardarla in faccia, io oggi metterò a rischio la mia vita.
Dovete infatti sapere che Laura Pausini è la mia kryptonite. A livello musicale non c’è davvero niente che mi urta di più. Anche se una dote gliela devo concedere. Ogni volta che sento una sua canzone penso: “No vabbè, ma peggio di così non potrà mai fare…” e invece lei riesce tutte le volte a sorprendermi e a cadere ancora più in basso.
(e tutte le volte che canta: "Marco se n'è andato e non ritorna più", io mi tocco i maroni che 'sta qua vuole portare sfiga...)

Oggi allora mi spingerò oltre i miei stessi limiti.
Dopo avervi narrato eventi come il Festival di Sanremo e il Grande Fratello, dopo aver recensito l’ultimo cinepanettone e il disco di Vasco Rossi, questa volta mi supererò e andrò a parlarvi del nuovo e (spero) ultimo album di Laura Pausini (mi vengono i brividi soltanto al nominarla).
Nemmeno Patrick de Gayardon aveva mai osato tanto.
Come potete vedere sto temporeggiando, sto cercando di tirarla per le lunghe, perché ho davvero una paura fottuta a schiacciare il tasto play. Ok dai, ci provo. Voi però trattenete il respiro, fate gli scongiuri, dite una preghiera per me. Tutto è consentito, visto che questa volta potrei davvero non sopravvivere.


Laura Pausini "Inedito"
Genere: Dio, abbi pietà di noi
Provenienza: Italia, purtroppo
Se ti piace ascolta anche: qualunque cosa, basta che lo fai lontano dalle mie orecchie

Allora, il pezzo (di merda) d’apertura è “Benvenuto”, lanciato purtroppo non giù dalla finestra di un grattacielo, ma come primo singolo.
Mi era già capitato di sentirlo nell’autoradio, e per poco non m’andavo ad ammazzare volontariamente – specifico, volontariamente – pur di terminare il supplizio dell’ascolto. Poi mi è venuto in mente che invece di stamparmi contro un muro avrei più semplicemente potuto cambiare stazione radio, ed è ciò che ho fatto.
Parlando a un livello tecnico, comunque, la canzone ruba malamente il giro di batteria a “I know there’s something going on” di Frida degli ABBA, quanto al testo è quasi banale dire che è un frullato di banalità.
Ho pensato di tagliarmi le vene durante l’ascolto del pezzo, ma poi ho pensato che se muoio vado all’Inferno e nel mio Infermo personale suonano questa canzone per tutto il tempo e quindi ci ho ripensato.
Grazie Laura, mi hai salvato la vita.
E riguardo al video che massacra decenni di cultura hippie avevo già parlato QUI.

(Ma benvenuto un cazzo, Laura. Benvenuto un cazzo!)

“Non ho mai smesso” è un pezzo che già dal titolo è tragico:
Non ho mai smesso, canta la Pausini.
E cosa dobbiamo fare per farti smettere? Una colletta? Io sono contento di ripagare l’ICI se date i soldi alla Pausini per farla smettere di cantare per sempre.


“Bastava” come titolo mi piace già di più.
Anche se “Basta” sarebbe stato proprio perfetto.

Tra “Le cose che non mi aspetto” c’è quella di trovare una canzone decente in un disco di Laura Pausini. Ma, nonostante il titolo, non è certo questo il caso. Solita lagna che ti arriva dritta alle orecchie come uno spiffero d’aria fredda bastarda.
Oddio. Mi manca il respiro.
Non riesco ad andare avanti.
Devo fare una pausa.
Una pausa lunga, non una Pausini.
Ah ah, che battuta terribile (ma mai quanto questo disco!).

Vabbè, ricomincio con il supplizio: “Troppo tempo (feat. Ivano Fossati)” e sottolineo il featuring detto in inglese perché la Pausini è un’artista internazionale che ha successo in tutti i paesi del terzo mondo musicale. Quando ha fatto un disco in English e l’ha lanciato negli Usa, gli americani hanno reagito bene e, i più gentile, le hanno gridato:
“Screw you, whore!”
I più cattivi invece non posso proprio dire che cosa le han detto perché se no questo blog rischia di fare la fine di Nonciclopedia contro Vasco.
Comunque questa canzone dura “troppo tempo”.

Il pezzo dopo si chiama “Mi tengo”.
Io mi sto già tenendo: dal vomitare, dall’impiccarmi, dal mandarti definitivamente affancuore. Tu, Laura, potrestri tenerti e non cantare tipo mai più? Mi sembra uno scambio equo, che ne dici?

“Ognuno ha la sua matita”, si intitola la canzone (a definirla canzone sono molto ma molto ma molto ma molto ma molto, ancora una volta, ma molto generoso) successiva. Io in questo momento anziché una matita, vorrei avere tra le mani un Kalashnikov. Ma anche un paraorecchie potrebbe tornarmi utile.

“Inedito” featuring la neomamma Gianna Nannini va di rockone satanico pesante.
YEEEEEEEEEEAH GODDAMMIT!
Sembra quasi di sentire Lou Reed insieme ai Metallica. E non è un complimento…

“Come vivi senza me”, chiede poi Laura Pausamerda.
Benissimo, grazie. Mai stato meglio, le rispondo io. Senza di te in musica è un po’ come stare senza Berlusconi in politica, guarda.

Nel pezzo successivo, da buona italiana, ci mette dentro la spintarella per la sorella Silvia Pausini, che duetta con lei in “Nel primo sguardo”. Direi che la voce della sister Silvia è meno sgradevole di quella di Laura, però anche questo non è che sia proprio un gran complimento.
Laura, che hai? Ti senti male? Devo chiamare un dottore?
Ah, dici che stai bene? Il dottore però teniamolo che serve a me...

“Nessuno sa” perché c’è gente che riesce davvero ad apprezzare della musica, e soprattutto una voce del genere. C’è spazio quindi per una nenia dedicata al cielo “Celeste” infarcita delle solite minchionate buoniste che darebbero il voltastomaco persino a – attenzione, attenzione –Fabio Fazio, la mega lagna suprema “Tutto non fa te” con una serie di archi inseriti a caso tra un urlo pausiniano e l’altro e poi gran finale (è un modo di dire): “Ti dico ciao”. Il profondissimo testo recita:


Ti dico ciao,
salutami Dio
e digli che tu
sei l’amico mio

Io, fossi in voi e mi trovassi davanti Dio, non gli direi che conosco la Pausini. Poi, fate come volete, ma almeno vi ho avvisato.

Se pensate che “Inedito” sia un disco, vi sbagliate di grosso. Questa è l’esperienza horror dell’anno. Roba per uomini duri. Roba che al confronto un film come The Human Centipede vi sembrerà un’esperienza gradevole e carina.
Io sono arrivato al termine dell’ascolto e sto bene. Insomma, non proprio benissimo. Non ho idea del motivo, ma in questo momento mi trovo in un letto d’ospedale con delle flebo attaccate alle braccia. Però posso dirlo, gridarlo forte: ho ascoltato un disco di Laura Pausini e sono ancora vivo!
Qualcuno però adesso stacchi la spina.
La spina dello stereo, intendevo. Non dell’alimentatore, cazzo, senza di quello muoio!
[voto: sotto lo Zero (Renato)]


25 commenti:

  1. Ma come pippa hai fatto ad ascoltartelo tutto?!
    D:
    che coraggio! ;D

    RispondiElimina
  2. Quindi dici che il miglior prodotto horror per spaventarsi un pò?!!

    RispondiElimina
  3. Condivido ogni parola.
    bel bel post!

    E il collegamento fra la Pausini ed il dramma Lulù dei Metallica è più che azzeccato.

    RispondiElimina
  4. E che cattivo! io la trovo così genuina invece...

    RispondiElimina
  5. Se poi ci metti che la radio passa la sua canzone a nastro, per farla ancor più odiare dai non fan, abbiam fatto filotto.

    RispondiElimina
  6. Sei un mito,Marco! Scrivere di meglio ( di peggio,of course ) su 'sta fetecchia era impossibile :)

    RispondiElimina
  7. Ci vuole coraggio ad ascoltarselo, quindi onore al merito.
    Però se la Pausini pagasse gli studi anche a me come fa con quelli di C'è posta per te, il suo cd lo comprerei anche ;D

    RispondiElimina
  8. ah ah ah Oh mio Dio ... dai però va bene che le paure vanno affrontate, però te ti vuoi proprio male :P e poi non è che sotto sotto, a forza di parlare di Lei, un pochino ti sta' iniziando a piacere? :P

    RispondiElimina
  9. No! No! Non dovevi! Lo so che ci vuoi bene, come una mamma che dice 'sta attento' ai figli prima che escano, ma non puoi fare questo per noi. Vabbene Vasco, vabbene il Gf... Ma Laura! Grassie (Shit!) per questa recensione ma, credimi, non dovevi! xD

    RispondiElimina
  10. Però m'ispira sesso. Sarò perverso?

    RispondiElimina
  11. L'ho sempre pensato: sei uno a cui non manca il coraggio.

    RispondiElimina
  12. Madonna, tutto te lo sei ascoltato?!

    RispondiElimina
  13. Non riuscirei mai nemmeno a scaricarlo illegalmente (perchè comprarlo è fuori discussione). Ti stimo. In passato avevo apprezzato il suo remake di "Io canto". Più che altro apprezzavo l'aspetto catartico di urlare a squarciagola, nei momenti di difficoltà "'Io Caaannnn....to" (serve qualche rudimento di veneto per capire appieno l'effetto)

    RispondiElimina
  14. Complimenti per il coraggio...

    RispondiElimina
  15. *barbara
    guarda, non lo so :)

    *affari nostri
    ti sfido a trovare qualcosa di più spaventoso!

    *paolo
    non fan significa che esistono anche dei fan?
    ho ancora più paura!!

    *francesca
    no guarda, questa possibilità non esiste proprio, tranquilla.

    *george
    più che perverso, sei proprio malato °__°
    e detta da me che mi sono ascoltato 'sto disco è grave uahaahah

    RispondiElimina
  16. e hai ragione: s'è soappoperizzata troppo :((
    ma nn lo ascolto il suo ultimo cd: m'è bastata il singolo passato alle radio.. ha grattato per benino nei suoi prodotti passati.

    RispondiElimina
  17. La mia cantante preferita dopo Elena Sciuffetti.
    Gran poppe per pippe.

    RispondiElimina
  18. Non sei il primo che abbina la musica della Pausini all'Inferno. Ne sto sentendo tanti in giro! Non pensavo che ci fosse tanto odio x lei!

    RispondiElimina
  19. screw you,whore! hahaha sei un grande!

    RispondiElimina
  20. no. piuttosto human centipede in teatro, live, ma questo mai! :D

    RispondiElimina
  21. la Pausini mai e poi mai,
    ahimè boccio a pieni a voti anche LuLu, mammamia che spazzatura che han tirato fuori i Four Horsemen e il relitto umano di Lou Reed..

    RispondiElimina
  22. Fammi capire, tu ti improvvisi critico musica e non sai che "featurign" è la parola utilizzata per indicari i duetti tra cantanti? Hai ancora tanta, tanta strada da fare, prima di diventare anche la barzelletta di un critico musicale...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Veramente lo so benissimo. La mia era una battuta. Hai presente una cosa che si chiama ironia?
      Comunque si scrive: "featuring" e non quella roba sbagliata che hai scritto tu. E poi si scrive "critico musicale" e non "critico musica". E poi ancora "indicare" e non "indicari". In 2 righe sei riuscito a fare 3 errori grammaticali, complimenti!
      Prima di criticare gli altri, tu hai ancora tanta, tanta strada da fare... per imparare l'italiano. ;)

      Elimina
  23. "Nel pezzo successivo, da buona italiana, ci mette dentro la spintarella per la sorella Silvia Pausini"
    Mio Dio che squallore,non lo sapevo :/

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com