martedì 13 maggio 2014

FINO A PROVA CONTRARIA CHI ASCOLTA METAL È UN SATANISTA




Fino a prova contraria – Devil’s Knot
(USA 2013)
Titolo originale: Devil’s Knot
Regia: Atom Egoyan
Sceneggiatura: Scott Derrickson, Paul Harris Boardman
Ispirato al libro: Devil’s Knot: The True Story of the West Memphis Three di Mara Leveritt
Cast: Reese Witherspoon, Colin Firth, James Hamrick, Kristopher Higgins, Seth Meriwether, Dane DeHaan, Mireille Enos, Kevin Durand, Elias Koteas, Matt Letscher, Kristoffer Polaha, Michael Gladis, Stephen Moyer, Bruce Greenwood, Martin Henderson, Alessandro Nivola, Collette Wolfe
Genere: legal-thriller
Se ti piace guarda anche: Prisoners, The Killing, Formula per un delitto, Le paludi della morte

Oggi nell’aula del tribunale di Pensieri Cannibali va di scena il processo per direttissima al film Fino a prova contraria – Devil’s Knot. Sentiremo la voce dell’accusa, quella della difesa e poi subito il verdetto della giuria letto dallo spietato giudice Cannibal Kid.
Per prima cosa, la parola all’accusa.


ACCUSA
Fino a prova contraria è un film orribile?
Fino a prova contraria è qualcosa di inguardabile?
Fino a prova contraria è una schifezza assoluta?
La risposta a queste domande è no, miei cari giurati. Noi siamo persone ragionevoli e in quanto persone ragionevoli non intenderemo in questa sede, in questa sacra sede che è il blog Pensieri Cannibali, sostenere qualcosa del genere. Non sarebbe onesto. Non sarebbe giusto. Ed è questo ciò che ci preme sottolineare qui. Stabilire un giudizio giusto. Il nostro obiettivo è allora quello di concentrarci sull’inutilità di una pellicola del genere. Quanti altri thrillerini medi di questo tipo dovremo ancora sopportare nella nostra vita? Quanti?
Fino a prova contraria racconta un fatto di cronaca realmente accaduto nel 1993. Un terribile fatto di cronaca cui è difficile restare indifferenti e che per di più offre vari spunti di riflessione interessanti. Ci sarebbe insomma materiale sufficiente per realizzare una bella puntata di Quarto grado, per quanto una puntata di Quarto grado possa essere bella. Un bel film però è un altro paio di maniche. Come quelle che vado a cambiarmi io, visto che a forza di sudare sto cominciando a pezzare la mia camicia. Scusatemi…

(cinque minuti dopo)

Va bene, ora ci siamo. Scusate ancora per l’interruzione. Cosa stavo dicendo?
Dicevo che Fino a prova contraria presenta una storia avvincente al punto giusto, peccato non sia girata in maniera altrettanto efficace. Il regista è il canadese Atom Egoyan, uno che una volta era bravo a costruire pellicole dall’atmosfera torbida e inquieta come Il viaggio di Felicia con il compianto Bob Hoskins o come Exotica con un’affascinante Mia Kirshner, una delle attrici più fighe e più sottovalutate di sempre… ma sto divagando. Di recente, nonostante False verità con la sua ambientazione da noir anni ’50 avesse il suo perché, Egoyan è finito a girare un thriller porcheruola come Chloe – Tra seduzione e inganno e, nonostante questo Fino a prova contraria non sia a quei pessimi livelli, ci presenta un autore ormai incapace di lasciare una sua forte impronta. Il cast, che possiamo considerare se non di primo comunque di secondo livello, non lo aiuta. Reese Witherspoon, attrice versatile capace di passare con successo da commedie stile La rivincita delle bionde a drammi come Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line, qui è spenta come non mai. Colin Firth non parliamone. Sembra ancora più imbalsamato del solito. Stephen Moyer di True Blood fa pena, ma non è una novità. La bravissima Mireille Enos della serie The Killing, quello sì un gran thriller, è invece sprecata in un ruoletto da casalinga disperata, così come uno dei giovani più promettenti del cinema di oggi, Dane DeHaan, quello di Chronicle e del nuovo Spider-Man. Per non parlare dello spreco che è il personaggio del satanista interpretato dal giovane attore rivelazione James Hamrick, che avrebbe meritato maggiore approfondimento. Come ulteriore aggravante, c’è quella di non aver sfruttato a dovere l’ambientazione negli anni ’90 con musica e look adeguati.
La parte meno convincente è però un’altra: la mancanza totale di originalità della pellicola. La vicenda è la solita di quella di un gruppo di ragazzini scomparsi raccontata già in svariati film e serie tv ma, a differenza di uno splendido thriller recente come Prisoners, o di serie come True Detective, Broadchurch e The Killing, qui non c’è tensione. Non c’è mistero. I ritmi sono da sbadiglio. Il film non tiene sulle spine. Ben presto, si scivola in una noiosa e fredda ricostruzione del processo a carico degli accusati. Una pellicola che ci tiene ad attenersi ai fatti di cronaca, e questo è ammirevole, ma ciò va a discapito dello spettacolo cinematografico. Chi si aspettava un thriller al cardiopalma, dovrà accontentarsi di un noioso legal drama.
Fino a prova contraria allora è un film orribile?
Come vi ho detto no, non lo è. Ma è un film necessario, che merita di essere visto a tutti i costi?
Anche la risposta a questa domanda è un secco no.


DIFESA
Il collega avvocato ha svolto il suo lavoro e noi lo rispettiamo, però andiamo, cari signori giurati, volete davvero dare peso a delle accuse tanto circostanziali e campate per aria? So che siete più intelligenti di quanto il mio collega vuole farvi credere.
Fino a prova contraria non è un film originalissimo, questo glielo concedo, ma quanti thriller recenti possono dire di esserlo? Nemmeno i titoli che la stessa accusa ha tirato in ballo. True Detective? Bellissima serie, eh, però racconta la vicenda di un serial killer che fa più anni Novanta di questo film, che pure è ambientato negli anni Novanta. Per Prisoners, giallo molto alla Seven, vale lo stesso discorso. Broadchurch e The Killing, eredi diretti di Twin Peaks come sono, non parliamone. La questione originalità in un thriller mi sembra quindi marginale assai.
Una cosa più importante è il coinvolgimento emotivo e Fino a prova contraria ci scaraventa dentro una storia in cui tutti noi possiamo riconoscere le nostre paure. La tranquilla vita di una cittadina che viene sconvolta dalla misteriosa sparizione di tre ragazzini. Cosa c’è di più spaventoso?
Il film comunque fa più di questo. Ci propone anche una questione molto ma molto interessante, di grande attualità nei 90s ma che ancora oggi è in grado di dividere e far discutere. L’influenza del metal, della musica satanica sulla violenza nella realtà. Una questione su cui la pellicola splendidamente diretta dal grande maestro del thriller Atom Egoyan punta i riflettori, senza schierarsi da una parte piuttosto che dall’altra. Lasciando totale libertà di giudizio allo spettatore. La stessa cosa che potete fare voi, miei cari signori giurati, in questa sede.
A riprova della nostra buona fede e totale imparzialità, chiamiamo al banco dei testimoni due tipi di persona del tutto opposti, che però hanno entrambi trovato la pellicola meritevole. Il nostro primo testimone è il reverendo Camden di Settimo Cielo. Allora, reverendo, cosa ne pensa del film Fino a prova contraria?

Reverendo Camden
È la dimostrazione lampante di come chi ascolta musica metal finisca inevitabilmente per compiere sacrifici umani con vittime dei poveri bambini innocenti. Basta vedere la pellicola, non ci sono dubbi. Il male è tra noi e va estirpato. È tutta colpa di quel Marilyn Manson! Non fatevi ingannare dalle dicerie. Anche se nel 1993 non aveva ancora mai pubblicato un disco, c’era già lui dietro a quei tragici eventi. Lui!

Il film ha quindi avuto l’approvazione da parte delle comunità religiose, ma allo stesso tempo ha esaltato pure il popolo metal. A prova di ciò, la difesa chiama al banco dei testimoni un giovane ragazzo metallaro che, per mantenere il suo anonimato, chiameremo Bestia666. Allora, signor Bestia666, le è piaciuto Fino a prova contraria?

Bestia 666
Sììì, METALLO, sììì. WOOOOOOOOOOOOOH!
METAAAAAAAAALLO!

Grazie signor Bestia666, è stato molto chiaro e convincente.
Come avete potuto vedere, e pure sentire in maniera alquanto rumorosa, questa è una pellicola in grado di conquistare differenti tipi di pubblico. Un thriller che prova a fare luce su uno dei fatti di cronaca più inquietanti nella storia recente degli Stati Uniti, capace ancora oggi di restare un grande punto interrogativo. Un punto interrogativo che rimarrà sopra le vostre teste per lungo tempo, al termine di questa indimenticabile visione.


IL VERDETTO
Dopo essersi riunita, la giuria è giunta a un sofferto ma unanime verdetto.
La giuria accoglie le parole dell’accusa e dichiara il film colpevole di non essere una visione fondamentale, bensì il solito thrillerino mediocre e anonimo, con l’aggravante di finire pure nelle paludi del legal drama. Allo stesso tempo, la giuria concede come attenuante alla pellicola quella di proporre una storia intrigante che, per quanto non raccontata per niente al meglio, merita di essere conosciuta.
Tenendo in considerazione l’opinione della giuria, io giudice supremo Cannibal Kid assegno quindi come voto al film Fino a prova contraria un modesto 5/10 e condanno il regista Atom Egoyan alla visione di tutte le puntate di Twin Peaks, True Detective, Broadchurch e The Killing per imparare come si fa un thriller davvero degno di nota.
Così è deciso – BAM BAM – l’udienza è tolta.

34 commenti:

  1. Ottima recensione se non fosse per un piccolo neo: Chloe non è una porcheria, la Seyfried fa uscire le tette, questo lo eleva a film cult AUTOMATICAMENTE.

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    1. io e la seyfried abbiamo un rapporto travagliato.
      però quando fa uscire le tette diventa improvvisamente un'ottima attrice :)

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  2. False verità mi era piaciuto tantissimo. Aveva un fascino pazzesco. Nemmeno Chloe mi era dispiaciuto: i motivi si chiamano Amanda Seyfried e Juliane Moore. Questo Devil's Knot l'ho trovato una palla. Un documentario sarebbe stato più utile. Attori sottototono, regia impersonale. Io dico: se l'omicidio di questi bambini è senza risposta, tu regista perché vuoi farci un film? Vuoi trovare una risposta? Vuoi dare un nuovo punto di vista alla vicenda? Poteva concentrarsi, magari, sulle famiglie, ma pure il personaggio della Witherspoon è buttato un po' così. DeHaan è bravissimo, ma ancora una volta, qui, fa la parte dello pseudo-psicopatico. Voglio vederlo in una commedia hollywoodiana, prima o poi, dai.

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    1. lascio la risposta a queste domande al mio quasi omonimo egoyan :D

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  3. Atom chi?
    Quello che ha diretto il dimenticabile CHLOE? (per la verità l'orgasmo di Julianne Moore non l'ho dimenticato)
    quanto al processo NON HO VISTO LA GIURIA; magari rivedo quel tale che in un film di Woody Allen succhia con una cannuccia l'acqua della vasca dei pesciolini

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  4. non mi ispira per niente. l'ultimo film di Egoyan che sia degno di nota è Il dolce domani

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    1. quello non l'ho mai visto, però il viaggio di felicia e false verità non mi erano dispiaciuti.

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  5. Mi stai demolendo tutti i film che dovevo vedere a Maggio :D, non posso fare il testimone in questo processo in quanto non ho visto niente. In compenso sto recuperando la serie Twin Peaks, mi segnalo anche tutte quelle che hai citato (anche perché gli ultimi film thriller sono scadenti, hai ragione), cerco di farmi passare l'allergia alle serie televisive.

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    1. twin peaks fondamentale!
      e, a parte prisoners, i thriller migliori li trovi tutti in tv, quindi ti tocca darti alle serie ;)

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  6. Visto sabato al cinema, la cosa migliore del film credo sia la minuscola parte di Dane DeHaan, in cui vedo molto di un giovane DiCaprio e l'ho apprezzato parecchio sia in Spiderman (visto il giorno prima) che in Chronicle (che a me, invece, è piaciuto molto), se continua così rischia di diventare uno dei miei futuri attori preferiti.
    Concordo con te, il film non è brutto, ma non è neanche chissà che. Non ha suspence, non aggiunge nulla ai 3 o 4 documentari già girati su questa storia. Come ha detto il moroso appena usciti dal cinema, non è nulla di più di uno dei tanti casi di real crime che trasmettono su Sky (anzi, quelli a volte mettono più ansia). La Witherspoon e Colin Firth non aggiungono proprio nulla al film, non capisco perché prendere attori così "blasonati" (e pagarli presumibilmente a peso d'oro) per poi fare un film inutile, immagino solo per il fatto che uno legge Witherspoon-Firth + Thriller e pensa "bè, sto film dovrà valere i soldi del cinema", e invece no.

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    1. (a proposito di serie fighe: non vedo l'ora che esca la nuova stagione di Broadchurch, quello sì che vale la pena!!)

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    2. aspetto anch'io la seconda stagione di broadchurch, mentre il remake americano in preparazione temo possa essere piuttosto inutile, almeno per chi ha già visto l'originale...

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    3. ma tra l'altro mi pare di aver capito che nella US version (Gracepoint, mi pare si chiami) c'è comunque Tennant come protagonista, e la storia immagino sarà la stessa, per cui non ho capito perché per una volta non hanno potuto tenersi la versione originale british, invece che "americanizzarla"... detto ciò, la guarderò solo perché c'è, appunto, Tennant, per cui per me vale la pena a priori :P

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    4. non c'è niente da fare.
      gli americani sono come zucchero: se possono copiare, non si tirano mai indietro XD

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  7. Mi par di capire (pur avendo letto la rece a sprazzi per non esserne più di tanto influenzata) che io, la Poison e la Bionda stasera butteremo 3 euro e 2 ore di vita... Epperò, stimato giudice, sembra esca un sacco di roba e poi non esce nulla! Non è colpa mia! Io non volevo, mi hanno trascinata! Non è come sembra! :-))

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    1. la festa del cinema assomiglia ai negozi quando fanno i saldi.
      per lo più tirano fuori i fondi di magazzino...

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  8. Penso lo vedrò stasera, e temo che ci troveremo in linea, rispetto al verdetto.
    Comunque il genere è abbastanza fordiano da convincermi a vederlo ugualmente.

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    1. è un film soporifero... più genere fordiano di così eheh ;D

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  9. e comunque il vero mistero è COME MAI NON HAI ANCORA VISTO GRAND BUDAPEST HOTEL?

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    1. per ora m'è sfuggito, ma prima o poi alloggerò in quel hotel...

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  10. Non gli avrei dato fiducia neanche io, ma questa era solo una sensazione che avevo a pelle. Spietata sentenza... addirittura tutti i Twin Peaks?!!! Ahah

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  11. Film inutile... intanto io voglio recuperare il documentario, sicuramente più riuscito

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    1. a me hanno fatto passare la voglia di interessarmi ulteriormente a questa storia...

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  12. Il film sembra una monnezza, ma la recensione è SUPER!

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  13. Ahahah solo per averti ispirato una recensione del genere io lo vedrei...^_^

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    1. se proprio hai due orette da buttare, una visione ci può stare ;)

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. GRAND BUDAPEST HOTEL, guardalo prima che puoi se lo vuoi vedere, ringrazierai chi ti sprona a farlo, come ilbibbliofilo ti ha ricordato e ora mi ci aggiungo anch'io.

    Il genere hard, satanismo, zombi, vampiri, streghe che sembrano vanna marchi... quanto ha squassato le wuollare! Non se ne può più davvero, tutti uguali, pochissimi si salvano, 3 o 4 proprio

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  16. non so come pormi davanti a questo film, non l'ho visto e non so se lo vedrò, in primis perchè appunto in molti ne stan parlando male, ma soprattutto xkè ho paura di incazzarmi, come mi sono incazzato davanti a quello schifo de Il nome del male di Alex Infascelli, un po perchè era brutto e un po perchè in quel film il messaggio era chiaro Metal = male, chiesa e famigliola borghese = il bene assoluto nel nome di dio, quindi ho paura che in questo film facciano un po lo stesso e io che sono metallaro da quando ho 12 anni, che diverse volte son stato vittima di pregiudizi, mi infurio sempre davanti a queste cose, forse le vedrò forse no, di Egoyan ho visto poco, ma quel poco che ho visto non mi è sembrato male

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