lunedì 10 settembre 2018

Hereditary - Le sedute spiritiche fanno male




Hereditary - Le radici del male
Regia: Ari Aster
Cast: Toni Collette, Gabriel Byrne, Alex Wolff, Milly Shapiro, Ann Dowd, Mallory Bechtel


Wes Craven, Dio del cinema horror, io ti invoco. Aiutami a recensire il film Hereditary - Le radici del male, ti prego.
Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Terra, Aria, Fuoco, Acqua. Aiutami a recensire il film Hereditary – Le radici del male, che da solo non ne sono in grado, ti prego.

Wes Craven?
Wes Craven, e che cazzo, mi senti?
Se ci sei, batti un colpo.

BOOOOOOOM

Ok, sei stato chiaro. Direi che ci sei. Oppure sta solo arrivando un altro temporale dei tanti che stanno funestando quest'estate.

BOOOOOOOOOOOOOOM

Ok, Wes. Ci sei. Sei proprio tu. Ti è piaciuta la mia invocazione liberamente ispirata al film Giovani streghe, un super cult degli anni '90 quasi ai livelli del tuo Scream? Un colpo al tavolo per il sì. Due per il no.

BOOM... BOOM

Non ti piace Giovani streghe?

BOOM... BOOM

Ma dai, Wes, mi deludi. Parliamo allora di un altro film: Hereditary - Le radici del male. In attesa dell'arrivo del remake di Suspiria firmato da Luca Guadagnino, si tratta dell'horror più esaltato dell'anno, insieme a A Quiet Place - Un posto tranquillo. Quest'ultimo ti è piaciuto?

BOOM

Ci avrei scommesso. Voi dell'Aldilà adorate stare in silenzio, quindi cosa c'è di meglio di una pellicola giocata proprio sul silenzio?
Di meglio c'è Hereditary, una pellicola giocata sul tema della... morte. Contento, Wes?

BOOM

La prima parte di Hereditary è inquietantissima. L'ho proprio adorata. È scura, deprimente, angosciante, senza speranza. Come piace a me. È un lento sprofondare giù nelle tenebre più assolute, nemmeno troppo lento. C'è una scena in particolare, quella della festa teen che si trasforma in tragedia, che è una delle cose più impressionanti viste di recente. Complimenti al regista esordiente Ari Aster per aver girato la sequenza forse più inquietante dai tempi di quella di un'altra festa, quella in Strade perdute di David Lynch.



Nella prima ora di film, tutto funziona al meglio. L'ombra della morte è presente ovunque e si ha una sensazione di pericolo costante. Succedono delle cose brutte, ma si ha l'impressione che il peggio debba ancora venire. A inquietare sono anche gli attori, a partire dall'esordiente totale Milly Shapiro.


Non delude poi Toni Collette, esperta sia in thriller-horror con ragazzini inquietanti come Il sesto senso, che in ruoli al limite, anzi oltre il limite della follia, come la serie United States of Tara dimostra abbondantemente.


Anche il teenager di turno, Alex Wolff fratello del più noto Nat Wolff (quello di Città di carta, Death Note e Colpa delle stelle), è più strambo del solito teenager di turno. È una specie di Donnie Darko con un neo enorme sopra le labbra. È un incrocio tra Donnie Darko e Cindy Crawford, in pratica.


E poi c'è anche Ann Dowd, quella di The Handmaid's Tale e The Leftovers, una che quando c'è di mezzo l'angoscia, risponde sempre: “Presente!


BOOOOOOOOOOOOOOOOM

Ah sì, ciao Wes. Non mi sono dimenticato di te. Adesso ti chiedo qualcosa: ti piace il cast di Hereditary?

BOOM

Va bene, andiamo avanti. Hereditary parte alla grande ed è quindi davvero il capolavoro horror che stavamo aspettando?

BOOM BOOM

Esatto, Wes. Non lo è. Purtroppo non lo è. Il primo tempo è fenomenale per tensione, ammirevole per regia e anche parecchio originale a livello di sceneggiatura. Se tu Wes con la saga di Scream ti sei preso gioco di tutti i cliché classici degli horror, il debuttante Ari Aster i cliché li evita proprio. Sì, c'è qualche atmosfera alla Shyamalan, il tanto criticato Shyamalan che intanto oggi è preso come esempio da quasi tutte le pellicole di paura migliori in circolazione, però questo fondamentalmente non sembra neanche un horror. È più un dramma esistenziale e psicologico devastante. Fino a un certo punto. A un certo punto entrano in gioco le sedute spiritiche. Che cacchiata che sono le sedute spiritiche e le invocazioni, vero Wes?

BOOM


Ci sono le sedute spiritiche in stile Insidious, possessioni demoniache come in L'esorcista e in decine/centinaia di altri film de paura, misteriose sette sataniche cospirazioniste alla Rosemary's Baby, gente inspiegabilmente nuda forse per richiamare Shining o se no non ho proprio idea del perché, e gente che cammina sulle pareti come in The Ring, The Grudge e qualunque altro film dell'orrore degli ultimi 20 anni. Pur mantenendo una sua identità e un suo stile specifici, Hereditary diventa così nella seconda parte un altro horror che sa di già visto, ed è un vero peccato perché durante la prima parte ero pronto a gridare anche io al “CAPOLAVORO!”, oltre che a gridare di paura. O, più che di paura, che non è che ne provochi molta, di angoscia. E invece nella parte conclusiva Hereditary perde la bussola, o se non altro la fa perdere allo spettatore, diventa eccessivamente contorto, si dilunga troppo e sembra non sapere proprio dove parare.

ATTENZIONE SPOILER
Che dire poi del finale?
Si può dire che è complicato e aperto a più interpretazioni ma, dando anche un'occhiata ad alcune spiegazioni e teorie trovate in rete, mi pare che nemmeno lo stesso regista e sceneggiatore abbia ben chiaro il suo senso.
La mia teoria è che le cose brutte che succedono alla famiglia protagonista non siano dovute tanto alla setta satanica che li ha presi di mira, quanto alla... figa. Non ho detto sfiga, ho detto proprio figa. C'è poco da fare, ruota sempre tutto intorno alla figa. Il teenager Nat Wolff per conquistare la bella della sua classe va a una festa, le offre da fumare, perde di vista sua sorella e da qui hanno inizio le tragedie (greche) che coinvolgono lui e la sua famiglia. La precedente morte della nonna con cui inizia il film invece non è considerabile come una tragedia, visto che tanto era una vecchia stronza che non piaceva a nessuno.
FINE SPOILER

Si può allora guardare il bicchiere mezzo pieno, e lasciarsi travolgere da un'opera prima che mostra il taneto di Ari Aster ancora acerbo ma dal notevole potenziale. Oppure si può guardare il bicchiere mezzo vuoto, e rammaricarsi perché è stata mancata l'occasione di realizzare un vero e proprio nuovo cult del cinema horror, e del cinema in generale. Hereditary poteva essere un buonissimo film, invece è “solo” un buon film. Tu che dici, Wes? Un colpo per il bicchiere mezzo pieno, due per il bicchiere mezzo vuoto.

BOOM BOOM

Sei il solito incontentabile, Wes, e lo sono pure io, infatti sono d'accordo con te. Adesso però scusami, è stato bello “parlare” con te, ma ho una bella pollastrella da contattare.

Ciao, Marilyn. Un colpo se posso darti un colpo, due se posso dartene due...
(voto 7+/10)

"Tesoro, ma perché continui a strillare e a fare delle facce da pazza?"
"Non lo so, ma non riesco più a smettereeeeeee!!!"


6 commenti:

  1. Recensione a mo' di seduta spiritica spassosissima, per un film che all'uscita del cinema, lì per lì, mi aveva colto confuso e frastornato, ma positivamente impressionato. Più passa il tempo, posso dire a distanza di mesi, più la maledizione di Hereditary si sedimenta. Nonostante la perfezione della prima parte, dramma solidissimo, e una seconda forse non troppo all'altezza, ma efficace ugualmente.
    Felice ti sia piaciuto (non ne dubitavo, tu sì).

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  2. Vuoi stupirti?
    Concordiamo.
    Solo che a questo giro vedo il bicchiere mezzo pieno. Per me sono due parti diversi raccordate malissimo nel centro...

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  3. Io sono per il bicchiere pieno, anzi pienissimo. La prima parte mi ha angosciato e l'ho preferita, ma pure la seconda mi ha catturato, uno di quei film che mi ha soddisfatto dall'inizio alla fine!

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  4. Siamo andati a vederlo in tre,tutti a sbadigliare.
    Peccato,secondo me se la buttavano sullo psicodramma(tutto nasce dalla mente della mamma che è fuori di testa/sonnambula/priva di riferimenti)poteva andare molto meglio.

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  5. Bello ritrovarsi in linea con Wes, e con te, la prima parte che non è horror fa molta più paura -angoscia- del delirio finale. Lo si promuove, ma si aspetta un regista esordiente ad un'altra prova, che già i suoi corti con la meravigliosa Mrs. Maisel sono una meraviglia!

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  6. Non l'ho ancora visto, ma ho come l'impressione che si prenderà tante bottigliate. Staremo a vedere.

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