lunedì 29 ottobre 2018

La musica di ottobre 2018: i Top, i Flop e qualche altra cosa





Ci risiamo. Nuovo mese, nuova puntata della rubrica sulla musica del mese, e naturalmente anche nuova... musica. Ecco chi sono i bocciati, chi sono i promossi, e chi si è ritagliato uno spazio in qualcuna delle varie rubrichette all'interno della rubrica.


Flop del mese

6. Greta Van Fleet

I Greta Van Fleet sono i nuovi Led Zeppelin?
No. I Greta Van Fleet suonano come un gruppo di ragazzini che si diverte a fare le cover dei Led Zeppelin, tirando fuori dei brani (più o meno) loro e (più o meno) nuovi. Il risultato finale?
I Greta Van Fleet sono la brutta copia for dummies dei Led Zeppelin. E già gli originali a me non è che abbiano mai fatto impazzire. Anzi, considero i Led Zeppelin il gruppo più sopravvalutato nella Storia della Musica, giusto dopo i Queen. E dopo aver detto queste cose, odiatemi e insultatemi pure.




5. Gué Pequeno

Ora che Gué Pequeno si è messo a campionare “Oro” di Mango vuol dire che è alla frutta,
la sua canzone è proprio come questa mia rima: una cosa davvero brutta.




4. Michael Bublé

Negli scorsi giorni Michael Bublé ha annunciato il suo ritiro dalla scena musicale. Il motivo? Il cantante ha parlato di come il cancro del figlio, che comunque ora è guarito, gli abbia cambiato la vita e abbia cambiato anche le sue priorità. Sembra che Bublé abbia dichiarato: “Questa è la mia ultima intervista, mi ritiro dalla musica, ho fatto il disco perfetto e ora posso lasciare quando sono ancora al top”. Sul fatto che avesse fatto il disco perfetto avevo qualche dubbio, ma mi sentivo di appoggiare in pieno la sua scelta.
Poche ore dopo, il suo manager ha smentito tutto. Michael Bublé non si ritira più e a quanto pare ci dovremo sorbire le sue canzoni moscie e interpretate senza il minimo trasporto emotivo, come il nuovo anonimo singolo “Love You Anymore”, da qui ad ancora molti Natali a venire.




3. Eros Ramazzotti

Eros Ramazzotti è tornato con un nuovo singolo e, se non lo inserivo tra i flop, si offendeva.
Scusate la marketta, però ho dovuto metterlo per fargli un favore personale.




2. 500Tony

I detrattori della musica trap sostenevano che persino un bambino di 9 anni fosse in grado di scrivere un brano trap. Beh, a quanto pare avevano... ragione.
500Tony è un rapper-trapper di 9 anni che sta impazzando su YouTube e che con la sua invettiva anti-scuola e il suo atteggiarsi da futuro boss del quartiere appare più che altro come una (involontaria) parodia del genere. Il suo successo è la dimostrazione di come la trap abbia raggiunto il suo picco commerciale anche in Italia. Cosa che allo stesso tempo significa che ormai è una moda destinata ad avviarsi verso la sua lenta e inesorabile fine. Ringraziate 500Tony per il favore.




1. Irama

Soggettivamente: Irama mi sta sulle palle.
Oggettivamente: la sua musica fa schifo e i testi delle sue canzoni sembrano scritti da un bimbominkia di 9 anni incazzato con il mondo perché lo considerano tutti un somaro, mentre lui si considera un genio incompreso.
L'unico dubbio che ho è: ma chi è che glieli scrive, 'sti testi?

A) Lui stesso
B) 500Tony
C) Federico Moccia
D) Luigi Di Maio





Top del mese

7. Subsonica

Dopo le parentesi soliste dal buon potenziale ma non del tutto riuscite di Samuel e Boosta, i Subsonici sono tornati insieme e hanno tirato fuori un dischetto valido, intitolato "8", un modo poco fantasioso per ricordarci che è il loro ottavo album. Gli anni sono passati anche per loro e – non potrebbe essere altrimenti – oggi non sono più le nuove promesse della musica italiana. "8" non contiene niente per cui strapparsi i capelli – anche perché a una certa età cominciano a farsi più radi quindi meglio non strapparli – eppure la proposta della band di Torino in bilico tra pop, rock ed elettronica suona ancora fresca e valida abbastanza da farsi sentire con piacere.




6. Richard Ashcroft

Nessuno si fila più Richard Ashcroft, l'ex leader dei The Verve, quelli dell'inno “Bittersweet Symphony”. Così come i Subsonica, anche lui ormai non è più un giovanotto e non è più la “next best thing” musicale. Pure lui però non suona affatto bollito e anzi se n'è ritornato in splendida forma con il suo quinto album solista “Natural Rebel”, che all'interno contiene un paio di ballatone come “That's How Strong” e “We All Bleed” belle quasi (e ho detto quasi) quanto “The Drugs Don't Work”, e qualche altro brano più ritmato alla Rolling Stones, come il singolo “Born to Be Strangers”. Per la serie: non è facile, ma si può uscire vivi dagli anni '90.




5. Neneh Cherry

Il tuffo in mezzo ai reduci degli anni '90 prosegue con Neneh Cherry, quella della hit “7 Seconds” cantata con Youssou N'Dour. Il suo nuovo pregevole album “Broken Politics” se ne frega di apparire attuale o di inseguire le mode del momento, e ripesca suoni trip-hop e drum'n'bass che rimandano proprio ai... 90s, giusto. Il tutto per fortuna senza suonare come un revival nostalgico stile programma di Carlo Conti.




4. Smashing Pumpkins

Il revival degli anni '90 continua, ma vi assicuro che questo non è un programma di Carlo Conti. Ma solo perché lui di solito si limita al revival degli anni '70 e '80. Dopo anni di delusioni e progetti al confine tra il brutto e l'inascoltabile, gli Smashing Pumpkins sono tornati alla formazione originale quasi al completo – Billy Corgan, Jimmy Chamberlin e James Iha, manca solo D'arcy – e, in attesa del nuovo album "Shiny and Oh So Bright Vol. 1 / LP: No Past. No Future. No Sun", in arrivo il prossimo 16 novembre, hanno tirato fuori un singolo ispirato e con il suono giusto: “Silvery Sometimes (Ghosts)”, con tanto di video perfetto per Halloween. Speriamo sia la volta buona...




3. Måneskin

Dopo alcune vecchie (ma poi non così vecchie) glorie del passato, ecco il gruppo che piaccia o meno rappresenta il presente e – chissà? – magari anche il futuro della musica italiana. Usciti da un secondo posto dall'edizione 2017 di X Factor, i Måneskin hanno appena sfornato il loro album d'esordio “Il ballo della vita”. Un lavoro acerbo, incerto se prendere la direzione della canzone italiana o di quella in inglese, in bilico tra pop, rock, glam e oserei dire raggamuffin. Ci sono ballate in stile Afterhours come il singolo “Torna a casa”, bassi rubati ai White Stripes (“Fear for Nobody”) e c'è persino un pezzo quasi rap-trap (“Immortale”). La cosa più apprezzabile è che, pur nella varietà delle influenze, i Måneskin hanno un suono loro, subito riconoscibile anche per via della voce così particolare del cantante, cosa che non si può poi dire di così tante band, esordienti o meno. Un suono loro, un look loro e pure un linguaggio e un immaginario tutti loro. In molti pezzi ad esempio parlano di questa fantomatica Marlena, ma io non ho mica ancora capito chi cazzo sia.




2. Sigrid

La bomba pop del mese, forse dell'anno. L'ha sganciata Sigrid, ragazzetta norvegese classe 1996 e suona proprio come un sucker punch, un colpo inaspettato, ma piacevole.




1. Black Honey

Il sound dei Black Honey riecheggia i Garbage, i Blondie, Lana Del Rey, ma pure la colonna sonora di Pulp Fiction. Se volete scoprire qualcosa in più sul gruppo rivelazione in arrivo direttamente da Brighton, in Inghilterra (una delle città che più amo al mondo) e sul loro ottimo omonimo album di debutto, vi rimando all'interessante e divertente recensione di IroNick, autore del nuovissimo blog La vita è una compilation che vi consiglio di seguire. Se volete cominciare ad ascoltarli, premete intanto play sul video qui sotto.





Video del mese
Charli XCX & Troye Sivan

Visto che questo mese la rubrica è dominata dal revival degli anni '90, facciamo che fare un salto proprio nel "1999" grazie al titanico video di Charli XCX & Troye Sivan. Vediamo se riuscite a cogliere tutti i riferimenti al decennio presenti al suo interno.




Sgnacchera del mese
Rita Ora

Rita Ora è sexy anche quando fa la popò. Almeno credo. Se poi, come nel nuovo video di “Let Me Love You”, si impegna pure per fare la sexy, è la fine.




Miglior costume di Halloween 2018
Rita Ora

Secondo premio di fila per Rita Ora, ché se lo merita. Questa volta per il migliore costume di Halloween 2018 visto finOra. La popstar ha deciso di travestirsi da... Post Malone, con tanto di tatuaggi sulla faccia proprio come il rapper-trapper statunitense.



Un post condiviso da RITA ORA (@ritaora) in data:


Guilty pleasure del mese
Il Pagante

Il Pagante sono la versione musicale di un cinepanettone dei Vanzina. Ancora più dei Thegiornalisti. E il loro nuovo singolo-presa per il culo “Radical Chic” sfiora il genio.




Serial Music
Élite

La serie TV spagnolo-adolescenziale di Netflix Élite al suo interno propone una muy hermosa colonna sonora con l'élite appunto della musica spagnola contemporanea, dalla hit “Malamente” di Rosalía al romanticismo caliente di “Mar el poder del mar” di Facto Delafe y Las Flores Azules. Il tutto senza farsi mancare un tocco internazionale, con gruppi come gli scozzesi Chvrches.






Movie Soundtrack
A Star Is Born

Il film A Star Is Born non l'ho ancora visto, ma la sua colonna sonora è lo stesso la soundtrack del mese.
Anche se devo confessare che io continuo a preferire la Lady Gaga puttanpop di pezzi come “Bad Romance” e “P p p poker face, p p p poker face”.




Spazio vintage
John Lennon

Non so se vi ho mai detto, e soprattutto non so se ve ne può fregar di meno, qual è il mio Beatle preferito. Ora sto per rivelarlo.
Il mio Beatle preferito è... rullo di tamburi di Ringo Starr...

John Lennon.
John Lennon è il mio Beatle preferito, non Ringo Starr che ha solo gentilmente offerto il rullo di tamburi. Con tutto il rispetto possibile, ma Ringo è stato fondamentale ai Beatles quanto Mauro Repetto agli 883, e giusto una testa di cactus come Marge Simpson può ritenerlo il suo favorito.


Negli ultimi tempi si è tornato a parlare di John Lennon perché è in preparazione un film sulla sua storia con Yoko Ono, e inoltre perché nei cinema è stata nuovamente proposta la pellicola “Imagine”. Per l'occasione è stato anche ristampato in una versione arricchita di contenuti extra l'omonimo album. Sto quindi per proporvi la canzone “Imagine”?
Giammai. Sarebbe una scelta troppo scontata. Vi propongo invece un altro brano presente nell'album, “Gimme Some Truth”, una delle mie canzoni preferite del mio Beatle preferito.




8 commenti:

  1. I flop, per fortuna, li ho evitati finora.
    Dei promossi, invece, molto bene fra gli altri per il ritorno di Maneskin e Subsonica.
    Tutt'altro che perfetta la colonna sonora di A Star is Born, ma mi ha fatto rivalutare moltissimo la Gaga cantante: che voce. Con i pezzi puttanpop, avevo fatto il grave rischio di sottovalutarle la potenza (anche interpretativa, perché ci sbatte dentro l'anima, oggettivamente).

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  2. Io mi prendo i pernacchioni, ma nelle ultime settimane ascolto volentieri Zero degli Imagine Dragons e Rambla di Elodie.
    D'altra parte se voglio rifarmi bene le orecchie, ascolto i miei cari Fabrizio e Rino (auguri Rino!).
    Maneskin sono bravi, per carità, ma finiranno nella scia dei Negramaro, secondo me.
    Sui flop condivido appieno (curioso che conosca sempre tutti i flop e pochi tra i pezzi top, ma d'altra parte lavoro in una radio mainstream :D), avrei messo Gue Pequeno secondo, ha ammazzato il ricordo del povero Mango.

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  3. Come sempre impreparata, anche se conto di ascoltare i nuovi vecchi Subsonica nei prossimi giorni. Il resto... non abbastanza d'impatto da entrare in playlist.
    Tra l'altro ricordavo più canzoni emozionanti in A star is born, invece ne salvo solo due-tre (e tutte in duetto), le altre le skippo.

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  4. Sui Greta Van Fleet manco mi pronuncio, irrilevanti. Sui Led Zeppelin e' incontrovertibile che non c'eri allora e che forse dopo giustamente ti sei annoiato con l'infinita riproposizione di "Stairway to Heaven". Ma invece e' un gruppo fondamentale.. Mentre il gruppo piu' sopravvalutato sono i Pink Floyd.. ipse (cioe' io) dixit.
    I Maneskin li trovo semplicemente noiosi.. con tutto l'affetto e la simpatia

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  5. Post ricco di spunti molto interessanti. Mi limito a questi due punti:

    1) i più sopravvalutati di tutti sono gli U2.
    2) degli Smashing Pumpkins non ne sapevo niente, per cui grazie della segnalazione (anche se non ho capito come si chiama il nuovo album, o come si scrive, insomma). Però video e soprattutto canzone così così. Temo proprio che Corgan & soci se li ricorderanno solo quelli della nostra generazione, e non per questi ultimi dischi ma per i soliti noti degli anni Novanta.

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  6. Caspita, citato e consigliato su Pensieri Cannibali?! Grazie!!
    Per farti il bonifico aspetto il prestito da Tortora.;)
    Ero convinto che quello di Eros fosse un pezzo di vent'anni fa, non un nuovo singolo. Sul talento dei Maneskin sono d'accordo, ma il primo ascolto del disco non mi ha fatto strappare i capelli. Bene Sigrid, Rita Ora e Chvrches, tutta musica che troverà facilmente spazio sulle mie pagine. Per Pequeno, invece, solo lancio di frutta marcia.
    Il video di 1999 ricalca la trovata di Anne Marie e della sua 2002,  però il risultato è divertente. 
    Anche io preferisco la Lady Gaga prima versione e spero torni a quello stile lì.

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  7. i maneskin non mi dispiacevano con il singolo vecchio, ma con questo mi hanno proprio conquistata!

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  8. Maneskin molto bene, strano ti piacciano.
    Per il resto mi trovo d'accordo su molte cose, purtroppo. ;)

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