Centinaia di dischi ascoltati, suoni nuovi, suoni vecchi, suoni riciclati, suoni spezzati, suoni che più che suoni sono rumori, suoni pulsanti, suoni vibranti, suoni stridenti, suoni del cazzo e suoni di una bellezza disarmante.
Ecco alcuni album che ho frequentato spessissimo in questo 2008:
Killers “Days & Age”
Anche stavolta gli Assassini non hanno fatto il capolavoro assoluto che sarebbe nelle loro possibilità. Ma almeno ci hanno lasciato una manciata di canzoni memorabili.
Ecco alcuni album che ho frequentato spessissimo in questo 2008:
Killers “Days & Age”
Anche stavolta gli Assassini non hanno fatto il capolavoro assoluto che sarebbe nelle loro possibilità. Ma almeno ci hanno lasciato una manciata di canzoni memorabili.
Meiko “Meiko”
Pop semplice ma incantato.
Pop semplice ma incantato.
Plastic Constellations “We Appreciate You”
Indie-rock coi controcazzi, finalmente!
Foals “Antidotes”
Un suono primitivo, viscerale, animale.
Laura Marling “Alas I Cannot Swim”
Relax! Don’t do it, when you wanna come!
Bloc Party “Intimacy”
Un lunar park di suoni vorticosi.
Kings of Leon “Only by the Night”
Più che un disco, un viaggio coast-to-coast per gli States.
Fall Out Boy “Folie à Deux”
Come al solito contagiosissimo pop-punk dai ragazzi bionici.
Kaiser Chiefs “Off With Their Heads”
Perfetto per ingannare l’attesa di un nuovo disco dei Blur.
Subways “All or Nothing”
Rocknroooooooll!!
Deerhunter “Microcastle”
Bello sballo.
Sigur Ros “Med Sud I Eyrum Vid Spilum Endalaust”
Dai folletti folli islandesi, un altro quasi capolavoro.
Be your own pet “Get awkward”
yeah, yeah, yeah!
Conor Oberst “Conor Oberst”
È proprio come dice questo omino: non c’è niente che la strada non possa curare…
Operator Please “Yes Yes Vindicative”
Li adoro.
Adele “19” / Duffy “Rockferry”
Le versioni meno pippate di Amy Winehouse. Per fortuna o purtroppo?
Lil Wayne “Tha Carter III”
Se E.T. tornasse sulla Terra e decidesse di registrare un disco rap, suonerebbe più o meno così.
Tutti hanno un disco che si vergognano di ascoltare. Beh ok, forse non tutti, però io sì, perché non di soli Radiohead si vive. E allora, riuscendo persino a superare Britney Spears, Beyonce e Miley Cyrus, il titolo di mio disco-vergogna del 2008 se lo aggiudica a sorpresa “Fearless” di Taylor Swift, stellina del pop-country strafamosa negli Usa. Che a sentirlo nello stato d’animo sbagliato lo si può bollare facilmente come una menata pazzesca, forse non a torto, ma se uno si vuole davvero deprimere è proprio il disco che calza a pennello.
Ed ora ecco i miei magnifici 10 album del 2008:
10. Friendly Fires “Friendly Fires”
Indie-rock coi controcazzi, finalmente!
Foals “Antidotes”
Un suono primitivo, viscerale, animale.
Laura Marling “Alas I Cannot Swim”
Relax! Don’t do it, when you wanna come!
Bloc Party “Intimacy”
Un lunar park di suoni vorticosi.
Kings of Leon “Only by the Night”
Più che un disco, un viaggio coast-to-coast per gli States.
Fall Out Boy “Folie à Deux”
Come al solito contagiosissimo pop-punk dai ragazzi bionici.
Kaiser Chiefs “Off With Their Heads”
Perfetto per ingannare l’attesa di un nuovo disco dei Blur.
Subways “All or Nothing”
Rocknroooooooll!!
Deerhunter “Microcastle”
Bello sballo.
Sigur Ros “Med Sud I Eyrum Vid Spilum Endalaust”
Dai folletti folli islandesi, un altro quasi capolavoro.
Be your own pet “Get awkward”
yeah, yeah, yeah!
Conor Oberst “Conor Oberst”
È proprio come dice questo omino: non c’è niente che la strada non possa curare…
Operator Please “Yes Yes Vindicative”
Li adoro.
Adele “19” / Duffy “Rockferry”
Le versioni meno pippate di Amy Winehouse. Per fortuna o purtroppo?
Lil Wayne “Tha Carter III”
Se E.T. tornasse sulla Terra e decidesse di registrare un disco rap, suonerebbe più o meno così.
Tutti hanno un disco che si vergognano di ascoltare. Beh ok, forse non tutti, però io sì, perché non di soli Radiohead si vive. E allora, riuscendo persino a superare Britney Spears, Beyonce e Miley Cyrus, il titolo di mio disco-vergogna del 2008 se lo aggiudica a sorpresa “Fearless” di Taylor Swift, stellina del pop-country strafamosa negli Usa. Che a sentirlo nello stato d’animo sbagliato lo si può bollare facilmente come una menata pazzesca, forse non a torto, ma se uno si vuole davvero deprimere è proprio il disco che calza a pennello.
Ed ora ecco i miei magnifici 10 album del 2008:
10. Friendly Fires “Friendly Fires”
Salta in piscina! Salta in piscina! Ti ho guardata e sapevo che anche tu volevi saltare in piscina
Suonano come un gruppo di strafatti di acido che fa cover degli Ace of Base dopo aver visto un film di David Lynch. In questo periodo faccio fatica a trovare qualcosa di più entusiasmante.
“Paris”
9. Pigeon detectives “Emergency”
Tutti quanti mi vogliono, tutti quanti mi vogliono adesso, ma io voglio solo te
Brit-pop misto a pop-punk: disco ovviamente adolescenziale e proprio per questo fottutamente esaltante!
“Everybody Wants Me”
8. Panic at the disco “Pretty. Odd”
Hey Luna, dimentica di scendere per favore
Hey Luna, non andare giù
Da gruppo emo ai tempi del primo album a emuli dei Beatles oggi: questo disco contiene alcune delle melodie e della canzoni più belle degli ultimi tempi.
“Nine in the Afternoon”
Panic At The Disco: Nine In The Afternoon
7. Kanye West “808’s & Heartbreak”
Non ho bisogno di nessun Robocop. Quand’è che sei diventata una Robocop?
Niente rap e hip-hop per Kanye, a questo giro. Ma se cercate un disco emozionante da club dei cuori spezzati questo è un ascolto obbligato.
“Robocop”
6. Glasvegas “Glasvegas”
Non diventerò un vecchio triste seduto da solo, un cinquantenne che sta a ricordare ciò che aveva
Suonano come un gruppo di strafatti di acido che fa cover degli Ace of Base dopo aver visto un film di David Lynch. In questo periodo faccio fatica a trovare qualcosa di più entusiasmante.
“Paris”
9. Pigeon detectives “Emergency”
Tutti quanti mi vogliono, tutti quanti mi vogliono adesso, ma io voglio solo te
Brit-pop misto a pop-punk: disco ovviamente adolescenziale e proprio per questo fottutamente esaltante!
“Everybody Wants Me”
8. Panic at the disco “Pretty. Odd”
Hey Luna, dimentica di scendere per favore
Hey Luna, non andare giù
Da gruppo emo ai tempi del primo album a emuli dei Beatles oggi: questo disco contiene alcune delle melodie e della canzoni più belle degli ultimi tempi.
“Nine in the Afternoon”
Panic At The Disco: Nine In The Afternoon
7. Kanye West “808’s & Heartbreak”
Non ho bisogno di nessun Robocop. Quand’è che sei diventata una Robocop?
Niente rap e hip-hop per Kanye, a questo giro. Ma se cercate un disco emozionante da club dei cuori spezzati questo è un ascolto obbligato.
“Robocop”
6. Glasvegas “Glasvegas”
Non diventerò un vecchio triste seduto da solo, un cinquantenne che sta a ricordare ciò che aveva
Ci sono le melodie anni '50, le atmosfere alla David Bowie anni '70, le chitarre effettate dei '90, testi attuali. Insomma, chiunque compreso tra gli 0 e i 90 anni d'età dovrebbe ascoltare questo disco.
“Geraldine”
“Geraldine”
5. Portishead “Third”
Mi piacerebbe ridere per ciò che hai detto, ma non riesco proprio a trovare un sorriso di nylon
Tutto è cambiato anche se tutto sembra rimasto uguale. È stato un anno di ritorni importanti: i Guns n’ Roses hanno finalmente partorito un nuovo disco. Io non sono mai stato un loro fan, ma “Chinese Democracy” mi è sembrato più che dignitoso; Axl almeno ci ha provato a stare al passo coi tempi. Ac/Dc e Metallica invece li avrei lasciati volentieri a riposare nelle loro catacombe ma evidentemente non hanno resistito all’odore dei soldi e sono riemersi in superficie. Chi invece è tornato con un disco della Madonna non è certo Madonna, sono i Portishead (vedi post).
“Machine Gun”
4. She and Him “Volume One”
Pensa a tutta la bellezza che ti sei lasciato dietro di te, puoi prenderla se lo vuoi e poi lasciarla andare via
“She” è Zooey Deschanel, che oltre a essere un’ottima attrice (in film come “E venne il giorno”), oltre a essere una donna splendida, è anche una cantante e autrice strepitosa. “Him” è il musicista M. Ward, bravo e tutto ma onestamente con una “She” come lei achifregaunemerito di “Him”?
“Why Do You Let Me Stay Here?”
3. Tv on the Radio “Dear Science”
Non puoi fermare ciò che sta arrivando, devi viverla l’età dei miracoli, l’età del suono, l’età dell’oro
Crisi? Che crisi? I Tv on the Radio cantano che c’è una nuova età dell’oro che sta arrivando e come non crederci? Le stelle potrebbero cadere e il mondo finire, ma se le note della loro “Family Tree” fossero diffuse per il cosmo attraverso un enorme stereo gigante, sapremmo che ancora in questo universo v’è spazio per poesia, magia e speranza.
“Family Tree” (video non ufficiale)
2. Crystal Castles “Crystal Castles”
Le cicatrici che sono in te provi a scrollarle via
Crisi? Che crisi? I Tv on the Radio cantano che c’è una nuova età dell’oro che sta arrivando e come non crederci? Le stelle potrebbero cadere e il mondo finire, ma se le note della loro “Family Tree” fossero diffuse per il cosmo attraverso un enorme stereo gigante, sapremmo che ancora in questo universo v’è spazio per poesia, magia e speranza.
“Family Tree” (video non ufficiale)
2. Crystal Castles “Crystal Castles”
Le cicatrici che sono in te provi a scrollarle via
è solo che non puoi scrollarle via...
Il suono del punk nel 2008.
“Courtship Dating”
1. Vampire Weekend “Vampire Weekend”
Riesci a stare su a vedere l’alba, con addosso i colori uniti di Benetton?
Il weekend del vampiro. O forse è stato l’anno del vampiro. Questo dischetto mi ha accompagnato negli ultimi 12 mesi 12 e ogni volta che lo sento ci scopro cose nuove e inimmaginabili. Tra le centinaia di album sentiti quest’anno, non è una cosa capitata spesso. Un disco che si fa sentire e risentire, sentire e risentire, sentire e… avete capito, no?
“Cape Cod Kwassa Kwassa”
Il suono del punk nel 2008.
“Courtship Dating”
1. Vampire Weekend “Vampire Weekend”
Riesci a stare su a vedere l’alba, con addosso i colori uniti di Benetton?
Il weekend del vampiro. O forse è stato l’anno del vampiro. Questo dischetto mi ha accompagnato negli ultimi 12 mesi 12 e ogni volta che lo sento ci scopro cose nuove e inimmaginabili. Tra le centinaia di album sentiti quest’anno, non è una cosa capitata spesso. Un disco che si fa sentire e risentire, sentire e risentire, sentire e… avete capito, no?
“Cape Cod Kwassa Kwassa”
Arriva la nuova musica italiana, ma siamo già morti. Ecco i miei top 5 italiani del 2008:
5. Afterhours
Voglio scoparti fino a farti ridere.
Miii, non ci posso credere: un gruppo italiano che con gli anni non si è mai sputtanato.
4. Baustelle
Io non voglio crescere, andate a farvi FOTTERE!
Il loro gusto melodico continua ad affinarsi e le parole si incastrano alla perfezione nella musica. Amen.
3. Bugo
C’è crisi dappertutto, io lo leggo sui visi, dappertutto c’è crisi, oppure semplicemente… fa niente
5. Afterhours
Voglio scoparti fino a farti ridere.
Miii, non ci posso credere: un gruppo italiano che con gli anni non si è mai sputtanato.
4. Baustelle
Io non voglio crescere, andate a farvi FOTTERE!
Il loro gusto melodico continua ad affinarsi e le parole si incastrano alla perfezione nella musica. Amen.
3. Bugo
C’è crisi dappertutto, io lo leggo sui visi, dappertutto c’è crisi, oppure semplicemente… fa niente
Produzione electro di Stylophonic, talento pop sorprendente e testi che sono nutellate di deliri.
2. Fratelli Calafuria
Le persone che hanno molte cicatrici sono quelle che reputo miei amici
Non so esattamente da dove siano sbucati fuori questi Muse nostrani accompagnati da testi più folli di Elio, ma sicuramente si tratti di geni totali!
“Non so perché”
1. Le luci della centrale elettrica
E COSA RACCONTEREMO AI FIGLI CHE NON AVREMO DI QUESTI CAZZO DI ANNI ZERO???
Impossibile restare indifferenti alle parole vomitate fuori da questo ragazzo chiamato Vasco, che più che il Vasco Rossi ricorda (e meno male) il buon Rino Gaetano. E poi, soprattutto, è l’unico cantautore italiano che ha uno stile più vicino a Cannibal Kid che a Guccini o De Gregori!
“Per combattere l’acne”
Il peggio del 2008
Sonohra
Peggior tutto: canzoni, look, testi, cantato da Chipmunks, atteggiamento da rockstarsss… fatevi furbi che è meglio. Avete persino fatto uscire un live intitolato "Sweet Home Verona"… Che un pietoso velo cali sulle vostre miserabili vite.
Giovanni Allevi
Giovanni Allevi
Solo al Parlamento italiano potevano scambiare per genio questo Krusty il Clown della musica.