venerdì 5 novembre 2010

Evitar pure questo

L’ultimo dominatore dell’aria
(USA 2010)
Regia: M. Night Shyamalan
Cast: Noah Ringer, Dev Patel, Jackson Rathbone, Nicola Peltz, Jessica Andres, Cliff Curtis, Aasif Mandovi, Seychelle Gabriel
Genere: fantasy
Links: IMDb, mymovies
Se ti piace guarda anche: Dragonball Evolution, Stardust, Le cronache di Narnia, Avatar

Un altro Avatar, un altro film da evitar.
“L’ultimo dominatore dell’aria” è infatti tratto dal cartone animato americano simil anime “Avatar: The Last Airbender”, ma per non far confusione con quell’altra boiata di James Cameron hanno preferito cambiar nome. Peccato che il risultato sia grosso modo lo stesso.

Mi duole assai stroncare una pellicola scritta, diretta e prodotta da M. Night Shymalan ma quando ci vuole ci vuole. È toccato a Tim Burton con il suo insopportabile “Alice in Wonderland”, tocca adesso anche al mio altro preferito Shyamalamalamaman.

Ripercorriamo brevemente la carriera di questo regista: dopo lo sconosciuto “Ad occhi aperti” (che credo nemmeno lui abbia mai visto), M. Notte rivoluziona il genere thriller, il genere fantasy/paranormale e il genere colpi-di-scena-finali-che-ti-tolgono-il-fiato con un film solo: “Il sesto senso”. Dopodiché rivoluziona i film dei supereroi con “Unbreakable”, una roba spettacolare che mostra una dimensione umana finora sconosciuta all’interno del genere. Quindi parentesi alieno-spielberghiana con il mega hit al botteghino “Signs” (quello sui cerchi nel grano) e poi il capolavoro: “The Village”, ovvero come raccontare la reazione americana all’11 settembre senza parlare minimamente dell’11 settembre, ma mostrandoci una folle storia dalle tinte horror con protagonisti dei contadini. Una pellicola cui anche quell’altro capolavoro de “Il nastro bianco” è decisamente debitrice. Il grande pubblico accorre in massa a vedere il film, ma ne esce frastornata: si aspettava di vedere una stronzata di film di paura classico alla Saw 10 e invece si trova con qualcosa di ben diverso e più profondo.

E allora il grande pubblico volta le spalle a M. Night, che deluso si asciuga le lacrime e si rifugia in una fiaba piccola e intima, “Lady in the water”, una pellicola delicata e dotata di un suo sinistro fascino, sebbene a tratti leggermente noiosa. Infine “E venne il giorno”, pellicola derisa dalla critica e da un sacco di gente, ma che pure avevo trovato dotata di intelligenti spunti di riflessione. O forse ero solo stato abbagliato dagli occhioni blue di Zooey Deschanel, chissà? Fatto sta che se finora ero disposto a difendere qualunque film di M. Night, con questo nuovo “L’ultimo dominatore dell’aria” mi rifiuto fermamente di farlo.

Ci sono film che trascendono i generi, i primi citati di Shyamalan ad esempio, oppure “Il signore degli anelli”: una pellicola che può essere goduta tranquillamente anche da chi è estraneo al mondo del fantasy e non ha mai giocato a un gioco di ruolo con nani ed elfi in vita sua. Perché quella era una pellicola che parlava di valori universali. Questa porcata no.
Dialoghi e situazioni sono talmente assurdi, ridicoli, imbarazzanti che nemmeno gli stessi attori sembrano credere a ciò che stanno dicendo. L’unico quasi convinto sembra Dev Patel, in una parte da villain lontana dai ruoli in cui ci aveva abituati finora con la serie tv Skins e il film premio Oscar The Millionaire. Il bambino pelato protagonista però è davvero insopportabile, lui e la sua faccia da pesce lesso. Continua ad agitarsi in una specie di balletto scemo mentre controlla l’aria e poi anche l’acqua e poi bom chi è: Dio? Il piccolo Buddha?

Se negli ultimi giorni nemmeno i più irriducibili berlusconiani sanno cosa dire per difendere il loro Avatar (che Capezzone abbia paura di diventare un pungiball?), io a questo giro non so davvero cosa dire in difesa di M. Night Shyamalan. “L’ultimo dominatore dell’aria” è noioso, inguardabile, senza senso (altroché Sesto senso). Rimango solo con una domanda: perché l’hai fatto, M., perchééééééé?
(voto 2)

9 commenti:

  1. non lo visto. ma lo vedrò perché sono un sostenitore del regista.
    quando uscì E venne il giorno, che in fondo non è un brutto film secondo me, lui disse di aver fatto un paccottone pieno di effetti speciali perché il pubblico questo si meritava e solo questo voleva guardare.

    (epperò a me è piaciuto Alice di Burton... Avatar no, ma Alice sì)

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  2. Avevo già deciso di evitarlo, ma la tua recensione mi conforta. Opterò per il prossimo "Devil" di cui il nostro M. Notte ha scritto il soggetto e di cui ho sentito parlare bene.

    Spero solo che questa toppata - dopo il già non felice "E venne il giorno" - non segni le sorti di questo regista che ho apprezzato molto anch'io, pure in pellicole non particolarmente apprezzate come "Signs" e "Lady in the Water".

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  3. Non so, mah… a me i troppi effetti speciali mi fanno venire l'orticaria e la "nervatura" (pugliese) fin nelle più estreme estremità dei piedi! :)))) Certo, ci sono speciali e speciali. Vedesi Inception del quale non riesco a rimuovere nemmeno un frammento eppure credevo che dopo Memento non avrebbe potuto far di meglio (per sconvolgermi) e invece…

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  4. L'ho adorato da Unbreakable fino a The Village, ho alzato un sopracciglio alla ancelottiana maniera quando ho visto E venne il giorno...che oggi come oggi reputo non disprezzabile, specialmente alla luce di autentiche schifezze come Lady in the water e questo Ultimo dominatore dell'aria (di cui ho visto solo il trailer, ma quello e la tua recensione, Marco, mi sono bastati...).

    Che fine da fare, il buon Shy :(

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  5. @Sigur Ros: e pensare che a me Lady in the Water è piaciuto. E nemmeno poco.

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  6. Purtroppo arrivi tardi......... questa stronzata l'avevo già vista...

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  7. Caspita, anch'io amo Mr Night...il trailer mi ispirava, ma stroncato così mi è un pò passata la voglia di vederlo...

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