mercoledì 11 aprile 2018

Gli app-untamenti nell'epoca di Tinder






Oggi mi sacrifico app-osta per voi. In una maniera simile a quanto sperimentato da Lisa Costa nel suo blog In Central Perk, ho deciso di avventurarmi nel mondo delle app per app-untamenti.
Ho utilizzato la più celebre, almeno negli Stati Uniti, Tinder. Un'applicazione che in un istante ti consente di decidere se una tipa te la faresti o meno, basta scorrere il dito verso destra per esprimere il tuo apprezzamento (LIKE) o verso sinistra per dire di no (NOPE). Il tutto basandosi su una singola foto. Non è che conta la personalità, o il livello culturale, o qualche affinità. Uno scatto basta per compiere la tua scelta.



Tutto chiaro?
Non mi sembra una app che richieda paricolari doti intellettive per essere utilizzata.
Va beh, vediamo allora cosa offre in giro il “mercato” quest'oggi.




Questa Angelina mi sembra un'invasata. Una di quelle sempre troppo impegnate socialmente. Meglio dire no. Anzi, nope.




Questa Jennifer in 'sta foto sembra abbia la faccia un po' gonfia, cosa che però significa che magari ha pure le tette gonfie, anche se nella foto non si vedono quindi è un'incognita. Pare poi avere uno sguardo non tanto sveglio, quindi probabilmente è ubriaca e le piace bere, cosa che gioca a suo favore. Quindi è assolutamente sì, o meglio like.




Eh no, dai, questa Meryl proprio no.
Anche in periodi di carestia, questa è un nope grande come una casa.




Arrapante, 'sta tizia, 'sta Annalisa!
Fa la Magnum da Zoolander, che per i social va sempre bene, e poi sembra essere già a letto, perciò il messaggio che vuole far trapelare è che non è una in cerca di relazioni impegnative. Bene così.




Mamma mia, questa Saoirse. Non so come si pronunci il suo nome, a me piace chiamarla come si scrive, SAOIRSE, ma comunque non è importante.
La cosa importante è che mi sono innamorato!
Spero ricambi il like.




Discreta MILF.
Però stasera non sono in vena di tardone, per quanto tirate a lucido come 'sta Tina, quindi è un no. Ma magari un'altra volta...



Tralasciando il fatto che la foto sembra l'abbia scattata al cesso, è caruccia questa tipa.

Oh, è uscita la scritta It's a Match!, ciò vuol dire che ha messo like anche lei, bene. Abbiamo un abbinamento. Speravo di averlo con Saoirse, però per stasera mi posso accontentare di questa Laia. Faccio allora che contattarla via chat.


“Ciao Laia, ti va di sco...prire se possiamo andare d'accordo? :)
In altre parole: ti va se ci incontriamo di persona?”



“Ah, così?
Proprio zero convenevoli?
Se non altro sei il primo questa sera che per comunicare ha usato delle parole, e non delle foto del suo pisello, quindi mi sembri un gentleman. Almeno per gli standard di Tinder.
Il tuo nickname Cannibal Kid fa molto psicopatico ma, se non si rischia un minimo la vita, dove sta il divertimento nell'usare una app come questa? XD ”

“Non ti posso promettere di non essere psicopatico, ma ti garantisco che non sono pericoloso. 
Non ai livelli di un Harvey Weinstein, se non altro. ;)”



“Se mi dici così, come posso non fidarmi?
Ok, allora ci becchiamo tra mezz'ora al The Place.”



“Al The Place?
Oddio, è quel posto dove hanno girato quel film che non è che mi abbia entusiasmato più di tanto...
E poi tutti i clienti di quel posto non mi sembravano tanto a posto, però va bene, dai, non facciamo troppo gli schizzinosi.
A più tardi.”


Ci troviamo al The Place, beviamo un drink insieme e poi una cosa tira l'altra e finiamo a casa di lei e succede quel che deve succedere. La cosa strana è che passiamo anche tutto il giorno seguente insieme e stiamo proprio bene e decidiamo di sentirci ancora e ancora e quella che era nata su Tinder come una storia da una botta e via di una notte si trasforma in una cosa seria. Chi l'avrebbe detto? Succede più o meno come nel film Newness.


Newness
Regia: Drake Doremus
Cast: Nicholas Hoult, Laia Costa, Courtney Eaton, Danny Huston, Matthew Gray Gubler, Pom Klementieff, Albert Hammond Jr., Daniel Zovatto


Newness è la nuova pellicola di Drake Doremus, regista molto indie che ha sempre avuto tutte le carte in regola per piacermi parecchio, ma che a sorpresa non mi ha mai convinto un granché. Like Crazy con il compianto Anton Yelchin diviso tra Felicity Jones e Jennifer Lawrence, osannato dalla critica Usa più fighetta, è un boy meets girl con tinte da drammone romantico che era scontato facesse breccia nel mio cuore, invece mi ha lasciato piuttosto indifferente e mi ha deluso. Passione innocente (Breathe In) ancora con Felicity Jones e con Guy Pearce racconta l'intrigante storia tra un uomo sposato e una fanciulla più giovane ed è discreto, ma pure questo poteva essere meglio. Il fanta-distopico Equals con Kristen Stewart e Nicholas Hoult poteva essere la versione indie e quindi più figa del classico film young adult fanta-distopico commerciale di quelli che negli scorsi anni andavano di gran moda (adesso sono già in fase calante) e invece è una noia pazzesca. E Newness?


Newness segue la stessa linea. Potenzialmente poteva essere la romcom, o se preferite il romdrama, definitivo sulla generazione di oggi. Una fotografia perfetta delle relazioni nell'epoca di Tinder. A sua modo lo è, nella prima mezz'ora, accattivante e in grado di catturare l'attenzione. Il problema è riempire il resto della pellicola. Drake Doremus esagera in lunghezza – quasi 2 ore per un film giocato sulle relazioni ai frenetici tempi dei social sono davvero troppe. Ed esagera a livello di contenuti. Una volta che la storia d'amore tra i due protagonisti perde il fascino e la magia iniziali, ci si annoia. È una cosa che succede sia nelle relazioni, che in questa pellicola. Come riuscire a rianimare la situazione?


Niente terapia di coppia, bensì qualche libertà, qualche esperimento, qualche scappatella dichiarata, giusto per cercare di rendere il tutto più piccante, arrapante e pure trasgressivo. Solo che le trovate lasciano il tempo che trovano e anch'esse cominciano ben presto a stufare. Colpa del film, o colpa delle storie d'amore di adesso in generale?


Il vissero per sempre felici e contenti oggi ha stufato. Non ci sono più le love story eterne di una volta e ci si deve accontentare di quello che passa il convento. Di quello che passano le app per app-untamenti. Certe relazioni non dovrebbero durare più di una notte. Come quelle nate su Tinder, a meno che tra le mani non ti capiti una Saoirse. E certi film non dovrebbero durare più di una mezz'oretta. Come questo Newness.
(voto 5,5/10)


11 commenti:

  1. Prima di aprire il post, ho sospettato che fosse un commento sul film di Doremus.
    Che, spaventato dalla durata, strano ma vero, ancora non riesco ad incastrare in una sera di queste. Ma spero sempre di vederlo presto, e magari di dissentire: regista che mi piace sempre.

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  2. Film visto...e sì, concordo con te sul voto. Mi ha lasciata molto "boh", sarà che io continuo ad avere una visione piuttosto "tradizionalista" dei rapporti. Poi, sono sapiosessuale io :) Comunque, mi manca l'esperienza con queste App per gli incontri (per fortuna!) Ahahahah! L'intro del post mi ha fatta sbellicare dalle risate :)

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  3. Tralasciando il film, che in verità ora non so se vedere o meno, son d'accordo sulle scelte, anche se era scontato :D

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  4. Com'è che a me si sono presentati solo individui dalla dubbia bellezza e dalla dubbia capacità di scrivere, e tu ti sei beccato Jennifer, Saoirse e pure Laia?!
    Grazie per la menzione, quanto al film, poteva fermarsi alla prima mezzora magica e romantica, o sfoltire i troppi giochini dei due... ma lo devo ammettere, arrivata alla dedica finale per Yelchin, la commozione c'è stata.

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  5. Praticamente le milf non ti piacciono, ho capito.
    Film che non conoscevo... forse il fatto che sia noioso dopo un po'... è per far capire che una relazione è effettivamente noiosa, nel senso: lo hanno fatto volutamente XD

    Moz-

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  6. Questi post sono uno spasso! :D

    PS: la Robbie in copertina fa il suo bel figurone.

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  7. occhio ai profili|fake, Cannibal, ché dietro Annalisa potrebbe esserci... Garrison! ahahaha :P
    il film non l'ho ancora visto, un po' ero curioso, adesso meno :D

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  8. Mi pare una roba cannibalesca e troppo tecnologica per me.
    E concordo con il Tipetto. Attenzione ai profili fake. ;)

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  9. Finalmente ho capito cosa sia Tinder... e io che pensavo fosse la Kinder scritta male.
    Ero rimasto a Badoo... so' vecchio!
    Il film non mi attira per niente, odio l'abuso di tecnologia a meno che non sia per teletrasporto, motori a curvatura, macchine del tempo e poco altro.

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