sabato 20 ottobre 2012

Coppia conforme

"Sdoppiati o meno, questi orecchini fanno cagare comunque!"
Copia conforme
(Francia, Italia, Belgio 2010)
Titolo originale: Copie conforme
Regia: Abbas Kiarostami
Cast: Juliette Binoche, William Shimell, Jean-Claude Carrière, Agathe Nathanson
Genere: boy meets girl, o meglio middle-age man meets middle-age woman
Se ti piace guarda anche: Prima dell’alba, Before the Sunset - Prima del tramonto, Beginners

Cosa è originale? Cosa è una copia?
È da questa riflessione eterna che coinvolge il mondo dell’arte da che tempo è tempo, da che mondo è mondo, che prende le mosse il film Copia conforme.
Il protagonista maschile di questa originale pellicola sentimentale è uno scrittore, autore di un libro proprio su questo argomento, in cui sostiene l’insostenibile tesi che una copia possa essere meglio dell’originale.
È un tema ostico. Se vedo un’opera che credo originale e poi scopro che si tratta solo di una copia, il valore che do all’opera in questione deve cambiare? È una cosa che mi sono chiesto a proposito di Silent House, horror americano originale, originalissimo. Peccato che al termine della visione andando a cercare info sono andato rapidamente a scoprire che trattasi dell’instant remake di un recentissimo film uruguayano.
E allora l’entusiasmo nei confronti del film mi è un po’ sceso. Eppure, la pellicola mica è cambiata. A cambiare è stata solo la mia percezione, dovuta alla scoperta della sua non completa originalità.
Andando oltre questo caso esemplare di copia conforme, passiamo a Copia conforme - Il film.

"Altroché Megan Fox, adesso te lo spiego io il vero significato di M.I.L.F.!"
Magari tra qualche giorno scopro che pure questo film è una copia spudorata di qualche altra pellicola, di qualche altra storia, un furto in stile Zucchero di un’altra opera. Visto così, senza sapere null’altro, mi sembra però una pellicola tremendamente originale, una visione splendida, di certo tra le pellicole più interessanti visionate negli ultimi mesi. Devo recitare in proposito un cattolicissimo mea culpa, per averne sempre rimandato la visione e aver aspettato tanto: Copia conforme sarebbe infatti entrato tranquillamente se non in top 10, almeno tra i top 20 film cannibali del 2011.
Eppure, la storia che racconta è come tante. Il classico boy meets girl, solo che non ci troviamo di fronte a un boy e a una girl ma a un uomo e una donna ormai di mezza età. Però siamo pur sempre dalle parti di un film giocato unicamente, o quasi, su due personaggi, due vite che si incontrano. Come in Prima dell’alba o in questo genere di film qua.
Sì, il paragone con Prima dell’alba in particolare calza a pennello. Anche in questo caso ci troviamo con due anime che si incontrano in un paese straniero. Laddove nel film di Richard Linklater si trattava di un americano e una francese a Vienna, qui abbiamo un inglese e una francese in Toscana, e anche in questo caso non è l’inizio di una barzelletta, bensì di una storia d’amore.
Forse. O forse c’è dell’altro. O forse…
Non è un thriller, Copia conforme, eppure è meglio non saperne troppo. Meglio scoprire da soli quello che succede. Posso solo anticiparvi che è una visione estremamente coinvolgente. Complice la bravura degli interpreti,il baritono William Shimell, qui al suo esordio cinematografico vero e proprio ma che rivedremo anche in Amour di Michael Haneke, e soprattutto una Juliette Binoche strepitosa.
Non ho mai seguito molto la carriera di Juliette Binoche, sarà che avevo odiato Il paziente inglese con tutto me stesso, però negli ultimi giorni ho visto ben 3 film in cui era presente, probabilmente più di quanti ne avessi mai visti nel resto della mia vita: il pessimo Elles, l’interessante Cosmopolis (dove ha giusto un breve incontro sessuale con Robert Pattinson) e questo ottimo Copia conforme.
Efficace la regia molto realistica e in presa diretta dell’iraniano Abbas Kiarostami, uno che per via dell’assonanza nel nome ho sempre accostato ad Aki Kaurismaki. Negli ultimi giorni, per puro caso, ho finalmente visto una pellicola di entrambi e devo dire che, almeno stando a questo Copia conforme e a Miracolo a Le Havre, si tratta di due registi che più diversi non si potrebbe immaginare. Per fortuna di Kiarostami e Abbas(so) Kaurismaki!

"No, niente. Anche con tutti gli effetti grafici del mondo,
questi orecchi fanno sempre cagare!"
È un originale, allora, o si tratta di una copia conforme di altre pellicole boy meets girl o meglio man meets woman?
L’importante non è stabilirlo. L’importante è sapersi godere le gioie dell’arte e della vita per quanto sanno trasmetterci in un dato momento, senza dover necessariamente confrontarci con il passato, con altre esperienze vissute. Senza dover fare sempre un paragone con altro.
Parole sacrosante, peccato che quando ci si ritrova a scrivere una recensione non si può farne a meno. Io stesso non ho potuto evitare il paragone con Prima dell’alba.
E allora lo cancello: Come Prima dell’alba o questo genere di film.
Sì, il paragone con Prima dell’alba in particolare calza a pennello. Anche in questo caso ci troviamo con due anime che si incontrano in un paese straniero. Laddove nel film di Richard Linklater trattavasi di un americano e una francese a Praga, qui abbiamo un inglese e una francese in Toscana, e anche in questo caso non è l’inizio di una barzelletta, bensì di una storia d’amore.

Cosa resta, or dunque?
Restano un uomo. Una donna. La loro storia. Copia conforme a tante altre coppie, dai neo sposi ai vecchini, a loro speculari che sfilano nel corso della pellicola. Ma allo stesso tempo una cop(p)ia unica e originale.
(voto 8/10)

Post pubblicato anche su L'orablu.

9 commenti:

  1. Kiarostami è una garanzia, nonostante il tuo voto così alto sia un deterrente! Ahahahahahahaha!

    RispondiElimina
  2. mah, per quanto kiarostami mi piaccia molto, 'sto film non l'ho proprio sopportato...

    RispondiElimina
  3. mi manca.. vedrò di recuperarlo al volo

    RispondiElimina
  4. Quegli orecchini sono veramente tremendi, è vero. Ma l'amore che ci mette lei nel tentativo di "mettersi carina" per lui, velocemente, nel bagno di un ristorante, mi è sempre rimasto impresso tantissimo. In quella parte lì, è condensata tutta la meccanica del litigio di coppia, le frasi interpretate male, i silenzi nell'attesa che parli prima l'altro, l'attacco di una frase sbagliato, la rassegnazione, il nervosismo. C'è tutto, come c'è la visione speculare in quelle lunghissime riprese dall'alto mentre sono in macchina, e vedi il riflesso del cielo e degli alberi nel parabrezza.

    P.S. Assolutamente d'accordo col tuo sospiro di sollievo nel constatare che Kiarostami non c'entra fortunatamente niente con Kaurismaki :)

    RispondiElimina
  5. Non sapevo che ci fosse anche Jean-Claude Carrière, il mitico sceneggiatore di alcuni meravigliosi film di Bunuel e dell'ultimo film di Forman con Natalie Portman protagonista, nonché attore già in Diario di una cameriera del '63!

    RispondiElimina
  6. Uno dei film più inutili, noiosi ed irrisolti degli ultimi anni.
    Solo perché all'epoca cosmopolis non era ancora uscito.

    RispondiElimina
  7. Lo avevo perso prima e dimenticato poi, grazie. Recupererò.
    Gli orecchini si, fanno cagare e attaccata c'è juliette binoche...pensa se ci si attacca, chennessoio...io!

    RispondiElimina
  8. Good read always prefer to read the quality content

    how to improve sales

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com